I dottori delle franchigie stanno dando il loro contributo per vincere una partita importantissima
Nonostante la stagione del Guinness Pro14 sia ormai ferma da settimane, ci sono diversi elementi delle franchigie italiane che stanno continuando a giocare le loro importantissime partite.
Si tratta dei medici sociali di Benetton Rugby e Zebre Rugby, che – lontani dai rettangoli verdi del torneo celtico -, stanno dando il loro prezioso contributo, in prima linea, per fronteggiare l’emergenza sanitaria attualmente in essere in Italia ed in Europa.
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I dottori dei club di Treviso e Parma, infatti, si trovano impegnati sui vari fronti, tra ospedali ed ambulatori, a sostegno dei pazienti affetti dal coronavirus, con la medesima competenza, dedizione e passione che mettono in campo nel corso delle partite celtiche (ogni squadra necessita, nel corso di una partita, della presenza a bordo campo di almeno un medico operativo), al fine di garantire la migliore assistenza possibile al più ampio numero di malati.
Chi sono?
Fronte Zebre Rugby
Il responsabile medico della franchigia federale Rocco Ferrari è a disposizione – in qualità di volontario – della Casa di Cura “Città di Parma”. I dott. Paolo Ferrari e Ilaria Spartà, invece, sono coinvolti nelle loro rispettive città, come medici di base, offrendo assistenza sanitaria alle famiglie della propria comunità. Il dott. Stefano Rollo è operativo all’ospedale di Vaio a Fidenza, in provincia di Parma, mentre i dott. Davide Calzi e Federico Cioni, medico nutrizionista del XV di coach Bradley, stanno prestando servizio all’Ospedale Maggiore di Parma.
Fronte Benetton Rugby
Tutti e 5 i medici che lavorano abitualmente con la franchigia veneta, tra impegni legati alle partite e routine settimanale, stanno garantendo la loro professionalità ed il loro impegno presso le principali strutture sanitarie della regione, a Padova, Venezia e Treviso. Bruno Pauletti e Silvia Mazzariol sono operativi al principale ospedale della città della Marca, mentre Marco Cesana, medical director della compagine leonina, sta lavorando in prima linea sul campo per combattere l’epidemia. Massimo impegno anche per Roberto Saccocci ed Elvis Lela, che stanno stanno dando un prezioso contributo alla causa in ambulatorio.
Non solo loro
Nella medesima situazione, molti altri medici – legati alle società sportive di ogni disciplina, ad ogni livello – stanno spendendo tutte le energie a propria disposizione per giocare una delle partite più importanti mai disputate dal nostro paese.
Professionisti preziosi – così come ambulanze ed altri strumenti – la cui presenza attiva su un campo da gioco di rugby (e non solo) è condizione necessaria per permettere lo svolgimento di una gara ufficiale, ma che – allo stato attuale – hanno impegni da assolvere decisamente più importanti e gravosi che non il vigilare su una partita, per quanto questa possa essere importante in termini sociali.
Risorse, dunque, che il Paese deve spendere integralmente e senza esitazione, almeno fino a quando non sarà terminata la fase più complessa dell’epidemia, nella lotta senza quartiere al Coronavirus e nella tutela di tutti gli altri pazienti del sistema sanitario italiano, sovraffollato a causa della pandemia.
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