Il torneo sostituirebbe i Test Match di novembre, in un annata molto incerta per le partite internazionali tra i due Emisferi
Un Sei Nazioni giocato su 10 giornate, con match di andata e ritorno? Al momento è solo un’idea, ma non è escluso che in futuro molto prossimo se ne possa discutere in maniera più approfondita.
Da dove arriva il rumors
Lo scenario internazionale, come riporta il WalesOnLine, e il momento di crisi economico-sanitaria spaventano tutto il mondo sportivo e di conseguenza anche quello ovale. Il problema più grande riguarda le restrizioni di viaggio in vista della ripresa, soprattutto se queste si dovessero presumibilmente configurare sulle tratte intercontinentali tra Emisfero Nord e Emisfero Sud: la finestra dei Test Match di novembre al momento non è a rischio, ma non si può affermare neppure che verrà disputata al 100%.
Quanto a questo, e allo scenario di un Sei Nazioni a cavallo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, il CEO della Federazione Inglese (RFU) Bill Sweeney si è cosi espresso: “E’ possibile – ha affermato a BBC Radio Four – anche l’Emisfero Sud sta discutendo di questo tema (con riferimento alla volontà di recuperare il Rugby Championship, ndr). Se non ci fossero le condizioni di viaggio su tratte così lunghe ognuno colmerebbe il vuoto di novembre a modo suo.
Stiamo cercando di porci delle domande per vedere se tutto possa funzionare: sono circostanze eccezionali. Sicuramente dal punto di vista dei viaggi e della logistica siamo abituati. Credo che potremmo mettere insieme il torneo in poco tempo”.
Le tempistiche di gioco
Il “Girone d’andata” inizierebbe il 31 ottobre (data in cui sarebbero comunque già calendarizzati i recuperi del Sei Nazioni interrotto il mese scorso), per poi proseguire 7-14-21-28 novembre mentre il “Girone di ritorno” si disputerebbe nella classica finestra febbraio/marzo.
Ricavi
La nascita estemporanea di questo format potrebbe trasformarsi in una ricca possibilità di recuperare molti dei fatturati andati persi, sia a livello di ticketing negli stadi sia a livello di diritti televisivi.
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