Bill Beaumont e i dubbi sul rugby internazionale, con anche una stoccata alla posizione di Woodward in chiave World Rugby
In pieno clima elettorale, Bill Beaumont non dimentica di essere ancora (e fino al 12 maggio, data del consiglio di World Rugby) il Presidente dell’organo che governa ovalia. Dopo aver promosso il fondo da 100 milioni di dollari per andare incontro alle varie federazioni, Beaumont ha rilasciato un’intervista all’inglese Times nella quale ha detto di come esista la concreta possibilità che il calendario internazionale del 2020 sia già finito. Le pressioni sulle Unions sono tante, ma vista la gravità dell’emergenza sanitaria in corso è impossibile pensare concretamente a una ripartenza, per ora.
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L’ex capitano dell’Inghilterra è poi passato a parlare della questione elezioni, in particolare riguardo alle dichiarazioni del suo compagno di squadra Clive Woodward: l’allenatore Campione del Mondo 2003 ha dichiarato pubblicamente di voler sostenere Agustin Pichot, sottolineando come il rugby di oggi trarrebbe più beneficio se al comando avesse una persona di 45 anni anziché una di 68. La reazione di Beamount è stata: “Che differenza fa l’età? E poi, io ho sempre giocato a rugby nell’era dilettantistica, significa che non capisco il professionismo?” per poi aggiungere “Io rappresento l’evoluzione, non una rivoluzione. Voglio essere un leader, come lo sono stato sinora, e sto mostrando a tutti i vantaggi delle mie idee”.
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