Francis Kean è sotto inchiesta per omofobia e discriminazione. E’ candidato al consiglio di World Rugby e sostiene la candidatura dell’attuale presidente Beaumont
Ratu Vilikesa Bulewa Francis Kean, presidente della Fiji Rugby Union, è finito sotto inchiesta da parte di World Rugby a causa di alcune accuse di discriminazione e omofobia, pubblicate sul quotidiano inglese The Sunday Times.
Kean è attualmente candidato a far parte del prossimo consiglio della federazione internazionale, e come numero uno della federazione figiana ha dato il proprio appoggio a Bill Beaumont. La sua candidatura è peraltro sostenuta dalla Francia, che nel contempo ha lanciato Bernard Laporte alla vicepresidenza in ticket con il presidente uscente.
Adesso da più parti si invocano le dimissioni di Kean, mentre l’indagine di World Rugby potrebbe portare alla sua condanna sulla base delle norme dell’organizzazione che impediscono la discriminazione.
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Già nelle scorse settimane da più parti c’erano state pressioni da parte della stampa internazionale: sembrava sconveniente che un uomo condannato per omicidio colposo venisse candidato ad una poltrona così importante, soprattutto stante le controverse vicende che hanno portato alla sua scarcerazione dopo appena una settimana dalla condanna a diciotto mesi di reclusione, nel 2007.
2/3 How Kean carpeted a journo who criticised the 2006 coup which brought his brother in law to power. Next thing the journo’s media studio was destroyed in an arson attack believed to have been done by a group of soldiers
— Daniel Leo (@danleo82) April 20, 2020
Il fatto che Kean sia imparentato con il primo ministro Frank Bainimarama, protagonista del colpo di stato del 2006, accresce le ombre sul suo prematuro rilascio. In maniera in qualche modo ironica, Kean è stato poi posto in carica del sistema carcerario figiano nel 2016. Ricoprendo questa carica, Kean sarebbe anche stato condannato da Amnesty International in due report, a causa della sua attitudine e del suo approccio.
World Rugby ha rilasciato un commento in proposito, dichiarando di aver preso estremamente seriamente le accuse: “il rugby è uno sport costruito su valori forti e inclusivi e la federazione internazionale non accetta in alcun modo comportamenti discriminatori. Sarebbe inopportuno commentare ulteriormente senza averne prima discusso con la Fiji Rugby Union e aver chiarito tutti i fatti.”
Per Bill Beaumont un brutto colpo, nonostante l’attuale presidente di World Rugby si sia affrettato a chiarire che il supporto ricevuto sia arrivato dalla federazione figiana e non specificamente da parte del suo presidente, Francis Kean. Ciononostante il legame fra Beaumont, Kean e, soprattutto, Bernard Laporte rimane forte, e potrebbe avere un impatto sulle elezioni del prossimo maggio.
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