Il primo streaker della storia? Era un tifoso di rugby

Inghilterra-Francia di 46 anni fa entrò a suo modo nell’immaginario sportivo grazie a…un australiano

Streaker

Streaker durante Galles-Nuova Zelanda del 2006 – AFP

Nato come sport per gentiluomini, il rugby ha conosciuto tanti episodi decisamente divertenti nella sua storia. E, a proposito di storia, c’è un particolare settore del “entertainment” sportivo nel quale ovalia ha fatto scuola: quello degli streaker, con una o più persone che si lanciano nude sul campo da gioco per i più svariati motivi. Ultimamente (ricordate la finale di Champions League 2019 tra Liverpool e Tottenham?) è diventato un affare pubblicitario, ma questa è solamente una stortura creata dalla costante caccia di business odierno. Pensare invece che il primo streaker della storia mise in palio una cifra che appare assolutamente ridicola se guardata oggi…

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Serve però prima di tutto ricostruire il contesto, che già di per se era molto particolare. Nella storia del rugby, Francia e Inghilterra, o Inghilterra e Francia, si sono sfidate 106 volte con in palio il cap. 106 test match che hanno scritto tante pagine di questo sport, ai quali però vanno aggiunte due altre partite. Anzi, sarebbe più corretto dire una sola, perchè alla Coppa del Mondo 2019 la loro gara non venne disputata a causa del tifone Hagibis, dunque 0-0 ai posteri e niente cap. Qual è allora l’unica sfida davvero “amichevole” tra queste due squadre? Quella che accadde esattamente 46 anni fa, il 20 aprile 1974. Che strano però, una sfida tra le due Nazionali a poca distanza dal Cinque Nazioni? Il motivo che stava dietro, anzi sopra tutto, quel giorno a Twickenham era però tristemente nobile: raccogliere fondi per le famiglie delle vittime del disastro aereo del 3 marzo 1974, quando il volo Turkish Airlines 981 in viaggio da Instanbul a Londra, passando per uno scalo a Parigi, si schiantò a pochi chilometri di distanza dall’aeroporto di Orly. A bordo 346 persone che diventarono 346 salme, tra le quali molti tifosi inglesi che il giorno precedente assistettero alla sfida del 5 Nazioni terminata 12-12 al Parco dei Principi.

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Un obiettivo assolutamente nobile, per una sfida che rugbysticamente non è stata poi così interessante, con una netta vittoria inglese per 26 a 7. Quel giorno però a Twickenham tra il pubblico non c’erano solo inglesi o francesi, ma anche diversi australiani, cosa che tutto sommato a Londra sembra abbastanza normale. Uno di questi, Michael O’Brien, all’epoca aveva 25 anni, faceva il contabile nello stato del Victoria, ed era allo stadio con diversi amici che, come lui, amavano decisamente due tipi di bionde: quelle su due gambe e quelle nei bicchieri, sotto forma di Foster’s, la birra più famosa oltreoceano. Via una, via l’altra, inizia tra il gruppo di amici aussies a nascere un’idea mai vista prima su un terreno sportivo: “Michael scommettiamo che non riesci ad attraversare il campo nudo percorrendolo nella sua lunghezza e toccando il recinto dall’altra parte?” O’Brien, dopo qualche altra Foster’s disse che invece si poteva fare, mandò due amici dall’altra parte del campo per farsi recuperare a “impresa” compiuta e aspettò tranquillo l’intervallo della gara. L’ammontare della scommessa? 10 sterline, praticamente niente per il rischio che si correva.

Una volta che le squadre si fermarono partì la sfida O’Brien si lanciò come un Jason Robinson qualunque sul prato di Twickenham, solo che era completamente nudo. Il pubblico per metà impazzì, per l’altra metà lo insultò. Nessuno aveva mai visto una scena del genere, ma l’impatto fu enorme. Ovviamente non andò tutto liscio, coi poliziotti inglesi in servizio che appena lo videro iniziarono a rincorrerlo in maniera furibonda, e lo placcarono a pochi metri dal suo obiettivo, dalla recinzione dall’altra parte del campo. L’autore del “salvataggio” si chiamava Bruce Perry, che incredibilmente una volta catturato O’Brien si sentì dire “Mi lasci almeno arrivare in fondo?”. Acconsentì, e l’australiano vinse la sua scommessa con gli amici, quindi Perry non sapendo bene comportarsi mise il suo casco davanti ai genitali di O’Brien per coprirglieli davanti a tutta Twickenham. I fotografi trovarono letteralmente un filone d’oro e non se lo lasciarono sfuggire, tant’è che sul Sunday Times del giorno seguente la foto del casco del poliziotto sulle parti basse dell’invasore divenne pura storia. Lo stesso Perry racconterà in seguito di aver incontrato la Principessa Alexandra (cugina di primo grado di Elisabetta seconda) che lo ringraziò per aver salvato, per quanto possibile, l’onore dei presenti. Nel 2000 poi il casco incriminato fu venduto all’asta per beneficenza, e tutto questo finì anche sulla rete australiana Channel 7 che fece un programma apposito sull’evento. Insomma, nella maniera più improbabile e incredibile, 46 anni fa a Twickenham si scrisse qualcosa di storico. Il rugby, per una volta, fece solamente da spettatore: secondo voi sarebbe stato dalla parte di quelli che fischiavano o applaudivano?

Ah, e cosa successe a O’Brien? Si fece qualche ora in caserma e venne multato per aver turbato l’ordine pubblico. Quello che fa ridere è stato l’importo che lo stesso australiano ha dovuto pagare il lunedì seguente per venire liberato: 10 sterline, la stessa somma vinta dagli amici. Insomma, economicamente parlando il primo streaker di ovalia ha “performato” gratis.

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