Compie oggi 62 anni l’azzurro che nel 1987 ebbe modo di festeggiare giocando con i Barbarians
Oggi, 20 aprile, compie 62 anni Stefano Bettarello, uno dei più forti giocatori di rugby italiano. In attività dal 1976 al 1994, ha vestito le maglie di Rovigo (sua città natale), Mogliano, Treviso, Livorno e Casale, oltre che quella della Nazionale italiana per 55 volte. A lungo detentore del record di punti segnati nel campionato italiano, 3.206, cifra superata da Scanavacca nel 2007, ha vinto due Scudetti (Rovigo 1979 e Treviso 1989) e ha raggiunto anche un primato insuperabile: è stato il primo italiano a venire convocato nei Barbarians, aggiungendoci anche qualcosa di più. Fino al 1987 la storica selezione bianconera selezionava solamente giocatori appartenenti alle cinque potenze dell’emisfero nord e alle solite tre (Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica) di quello meridionale. Destò quindi grande scalpore la convocazione del primo giocatore proveniente da un paese “fuori dal giro”, ma comunque dotato di enorme intelligenza tattica e di una superba qualità al calcio. Uno dei 62 compleanni festeggiati da Bettarello prima di oggi fu dunque unico e irripetibile, e parliamo del 29esimo, quello appunto del 1987. Prima però rivediamo le immagini della vittoria per 12-6 di Rovigo sulla Rugby Roma, 8a giornata del Campionato 1978/79: un salto nel passato vero e proprio.
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Il rodigino si trovava in Galles aggregato ai Barbarians, che come sempre stavano giocando il loro “easter tour”, un classico che durante il periodo pasquale li vedeva impegnati in sfide storiche contro le selezioni locali. Quell’anno erano in programma due partite, contro Cardiff e Swansea, fissate rispettivamente per sabato 18 aprile e lunedì 20, cioè appena precedenti e seguenti la domenica di Pasqua, che quell’anno cadde il 19 aprile. Che le cose non fossero esattamente normali si capì quando il venerdì, presentandosi in albergo Bettarello quasi fu respinto dalla reception, che non credeva al fatto che un italiano potesse essere aggregato ai Barbarians. Il problema fu comunque risolto rapidamente dal direttore della struttura, quindi il sogno diventò sempre più vero durante la cena. L’allora capitano del Galles Pickering comunicò a Stefano che il giorno dopo, contro Cardiff, avrebbe giocato lui. Alla faccia dei dubbi viene da pensare, esordiente e subito buttato in pasto ai leoni in uno dei contesti più prestigiosi di ovalia.
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Sabato 18 aprile quindi si scrisse la storia, con i Baa-Baas impegnati in una splendida giornata primaverile contro Cardiff all’Arms Park, e l’italiano che destava curiosità subito buttato in campo dall’inizio. Il suo momento arrivò intorno al decimo minuto, quando ci fu la possibilità di andare per i pali. La distanza era decisamente impegnativa (52 metri) ma il rodigino non si fece intimorire e sparò l’ovale nella giusta direzione, calciando via tutti i timori del debutto. La sua partita fu eccellente, con un 100 % al piede (condito anche da un altro calcio da 48 metri), e nonostante la sconfitta per 33-24 tutti in Galles si sperticarono nell’elogiare il ragazzo italiano, che tanto bene aveva impressionato. Il giorno di Pasqua poi, nonostante Bettarello non avesse parlato con nessuno dell’avvicinarsi del suo compleanno, venne organizzata una festa a sorpresa annunciata davanti a tutti da Pickering, e il ghiaccio venne rotto in maniera definitiva. Il lunedì di Pasquetta del 1987, al posto che spegnere 29 candeline, Bettarello dovette pensare alla partita contro lo Swansea, visto che ancora una volta partiva dall’inizio. Questa volta i Barbarians riuscirono a vincere, 30-17 il finale, con sei mete segnate e tre trasformazioni dell’azzurro, il tutto condito dalla solita dose di spettacolo. Tanti ricordi per un anniversario speciale, che 33 anni orsono fu vissuto in un contesto semplicemente unico.
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