L’azzurro ringrazia tutti e saluta senza rimpianti il mondo ovale
ph. Sebastiano Pessina
Manoa Vosawai saluta il rugby. Il terza linea di origine fijiana, che con la maglia della nazionale italiana vanta 17 caps e 5 punti (unica meta peraltro segnata in azzurro in un Test Match del 2013 proprio contro gli isolani) ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica.
Dopo una lunga carriera l’avanti ha deciso quindi di fermarsi: “Il mio obiettivo era solo quello di giocare a rugby e divertirmi. Sono venuto in Italia per questo motivo – ha dichiarato Vosawai al sito FIR – e tutto quello che sono riuscito a conquistare per me ha avuto un valore enorme. Non ho rimpianti nella mia carriera: so di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità. L’importante è avere sempre passione e non arrendersi mai: prima o poi i sacrifici vengono ripagati”.
L’arrivo nel Bel Paese con la maglia dell’ Overmach Parma nel 2004, poi il trasferimento nel 2010 a Treviso, per un quadriennio intenso nel Pro14. Il legame col torneo celtico continua quando Manoa Vosawai approda in Galles alla corte dei Cardiff Blues, il suo penultimo club perchè l’ultimo “giro sulla giostra ovale”, avverrà nel 2016 con lo spostamento in Francia al Vannes, suo attuale club.
Questi, infine, i suoi pensieri in merito alle emozioni provate con la maglia azzurra indosso. Il terza linea ha fatto parte del gruppo con Parisse e compagni dal 2007 al 2014: “E’ stata una emozione enorme. Partecipare poi ad un Mondiale con tanti campioni che hanno fatto la storia del rugby italiano è stata una esperienza bellissima. Con la Nazionale avrei voluto giocare qualche partita in più, ma nel mio ruolo avevo la concorrenza uno dei migliori numero 8 al Mondo come Sergio Parisse: è stato comunque un onore poter giocare con un giocatore del suo livello. Direi che posso essere soddisfatto ugualmente del mio percorso azzurro”.
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