57 vecchi tromboni: Will Carling e il professionismo

Il 4 maggio 1995 il capitano dell’Inghilterra attaccò la RFU: un passo cruciale verso la trasformazione del gioco

ph. Sebastiano Pessina

In una sera di inizio maggio del 1995, a meno di tre settimane dall’inizio della Rugby World Cup, tante televisioni inglesi sono sintonizzate su Channel 4 per assistere a The Fair Game, un programma di approfondimento sul rugby che quella sera ospita Will Carling, il capitano della nazionale.

Non un capitano qualsiasi: Carling ha guidato l’Inghilterra allo Slam nel Cinque Nazioni 1991 e 1992, ha portato l’Inghilterra in finale alla Rugby World Cup del ’91 e in quel momento è reduce dal suo terzo Grande Slam, quello del 1995, segnando sei mete in quattro partite nel Torneo. Insomma, la definizione un pezzo da novanta gli sta stretta, in quelle settimane.

Il momento storico, poi, è complesso. Almeno per quanto riguarda la palla ovale. I giocatori premono per la definitiva professionalizzazione del gioco, ma alle federazioni, specie una conservatrice come la Rugby Football Union inglese, la cosa non piace.

“Il rugby è uno sport che si gioca per piacere, nel tempo libero di una persona e non per un guadagno economico” aveva statuito Dudley Wood, a capo della federazione inglese. Una visione probabilmente un po’ ipocrita: sebbene il gioco fosse amatoriale prima del 1995, non si può dire che non ci fossero soldi in ballo.

“Se il gioco fosse guidato in maniera professionistica – replicò Carling in diretta televisiva – non ci sarebbe bisogno di 57 vecchi tromboni ad amministrare il gioco in questo paese.”

Bomba atomica: il capitano dell’Inghilterra ha appena chiamato old farts, vecchi tromboni appunto, i dirigenti della sua federazione. Ovviamente la cosa fa ne più che un po’ di rumore: fa scandalo, fa titoli dei giornali, fa immediatamente partire quella particolare perversione della stampa a rinominare tutta la questione Fartgate.

Nel giro di 24 ore Will Carling viene privato della fascia di capitano. La sua partecipazione al mondiale in Sudafrica viene messa in dubbio. Il tema più profondo della discussione messo da parte.

“Sembra che chiunque nel mondo del rugby se la cavi meglio dei giocatori – aveva detto Carling – Questo gioco è qualcosa di più di un divertimento… quello che fa arrabbiare me e diversi altri giocatori è l’ipocrisia della situazione. Perché non siamo semplicemente onesti e diciamo che ci sono un sacco di soldi in questo mondo? Sta diventando un gioco professionistico.”

E tale divenne. Nonostante lo scandalo e la pubblica lettera di scuse scritta dal giocatore ai dirigenti, il suo ritorno a far parte della nazionale inglese e la riconsegna della fascia di capitano, meccanismi più grandi di una frase da titolo di tabloid erano in atto. Passarono appena quattro mesi prima che, effettivamente, il gioco del rugby finalmente si aprisse al professionismo.

Di quella scelta si può pensare che abbia rovinato i valori del gioco, ne abbia tradito le fondamenta, o che lo abbia semplicemente reso uno sport moderno. Quel che è certo è che il processo era in atto già ben prima che un capitano della nazionale inglese, convinto del proprio protagonismo, andasse davanti alle telecamere decidendo di far scoppiare una gigantesca polemica, mettendo a nudo la spaccatura fra la realtà di strada e la realtà di palazzo.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Mirco Bergamasco: “Adesso guido i camion. Alle Zebre ho giocato gratis pur di tornare in azzurro”

L'ex azzurro alla Gazzetta dello Sport: "Negli ultimi tempi a Limoges mi hanno fatto fuori. A gennaio ho preso la patente per guidare i camion e ho in...

13 Febbraio 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

World Rugby Ranking: la Georgia scavalca il Galles grazie all’Italia

La vittoria degli Azzurri regala i Lelos una posizione nella classifica mondiale. E l'Inghilterra supera la Scozia, almeno momentaneamente

9 Febbraio 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

Georgia: perché lo spareggio con l’ultima del Sei Nazioni è un’ipotesi irrealizzabile

Cockerill coach dei Lelos chiede una chance per accedere al Torneo e vorrebbe il posto del Giappone nella Nations Cup

5 Febbraio 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

World Rugby Ranking: Italia, col Galles spareggio per il 10° posto. La prima classifica del 2025

Gli Azzurri perdono punti dopo la sconfitta di Edimburgo: come cambiano le cose dopo la prima giornata del Sei Nazioni

2 Febbraio 2025 Terzo tempo
item-thumbnail

European OnRugby Ranking: la classifica prima della pausa per il Sei Nazioni

Il Benetton paga la sconfitta con gli Ospreys, le Zebre staccano le ultime posizioni

item-thumbnail

La Guida al Sei Nazioni 2025

Un instant book per arrivare preparati all'inizio del Torneo di venerdì 31 gennaio

27 Gennaio 2025 Terzo tempo