L’argentino vorrebbe non sedere più nel Consiglio della federazione internazionale dopo la sconfitta alle elezioni
Agustin Pichot sarebbe ad un passo dal lasciare il Consiglio di World Rugby dopo la sconfitta alle elezioni per la presidenza della federazione internazionale.
Lo ha rivelato Sportsmail, a cui si è poi aggiunta la conferma de L’Equipe. L’argentino non vorrebbe avere più alcun ruolo nella politica sportiva dopo la delusione elettorale.
Dopo la dichiarazione dei risultati, Pichot si è congratulato con Bill Beaumont, di cui è stato vicepresidente negli ultimi quattro anni. L’attuale vice, Bernard Laporte, lo avrebbe quindi contattato per invitarlo a rimanere all’interno del Consiglio e per cercare di coinvolgerlo nei prossimi processi decisionali, ma a quanto pare l’ex mediano di mischia dei Pumas preferisce invece abbandonare una nave comandata in un modo che non considera adeguato.
Intorno alla figura di Agustin Pichot si sono aggregati 23 dei 51 voti in ballo durante la tornata elettorale, con Fiji e Giappone che, a sorpresa, hanno deciso di salire sul carro di Beaumont, allettati dalle promesse a breve termine di quest’ultimo, nello specifico dei test match giocati probabilmente dalla nazionale francese alle Fiji (oltre che modifiche alle regole di eleggibilità) e l’inclusione della compagine nipponica all’interno del Tier 1.
Meno sorprendente, ma più curioso l’allineamento di Rugby Europe con l’inglese: Georgia e Romania hanno votato come singole federazioni per Pichot, mentre Germania e Portogallo hanno lamentato di non essere neanche state consultate nel processo decisionale che ha portato i due voti dell’organizzazione europea in dote all’attuale presidente di World Rugby.
Si attende quindi per le prossime ore una dichiarazione ufficiale dell’ex vice-presidente, che sancisca definitivamente la sua uscita di scena, almeno per il momento, dal massimo organo decisionale del rugby internazionale.
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