Rivediamo una delle più belle segnature della storia spagnola: che spettacolo contro la Scozia!
E chi l’ha detto che le mete più belle le segnano solo le grandi squadre? Il rugby è assolutamente democratico nel regalare numeri da brivido e giocate spettacolari, e dunque anche le piccole possono avere il loro momento di gloria contro le cosiddette grandi. Per dimostrarlo meglio torniamo al 6 maggio del 1995, quando la Spagna ospitò la Scozia in quello che nella storia è l’unico test match tra le due formazioni. A pochi mesi dall’edizione della Coppa del Mondo sudafricana, la squadra del cardo era in tour per prepararsi al meglio, e prima di due sfide contro lo Zimbabwe, giocò due partite in terra iberica. La prima fu un faticoso 27-16 contro una selezione denominata Madrid XV, in una sfida senza cap ma che comunque destò qualche allarme nella stampa scozzese vista la nutrita presenza di internazionali nella squadra allora allenata da Jim Telfer. Il 6 maggio a Madrid ecco però la partita “vera” tra le due Nazionali: le furie rosse non erano qualificate per quel Mondiale (l’unica loro presenza sarà quella del 1999), dunque non rappresentavano un ostacolo insormontabile. E infatti la gara venne vinta con relativa facilità dagli scozzesi, capaci di imporsi per 62 a 7: tre mete di Joiner, due di Hastings e Wainwright, una a testa per Logan, Chalmers e Morrison. Fu una sola la marcatura pesante della Spagna, ma guardate che spettacolo:
On this day 25 years ago back in 1995 Spain scored perhaps their greatest ever try from 95 metres out vs Scotland. pic.twitter.com/HYNGw6nXxJ
— Tier 2 Rugby (@T2Rugby) May 6, 2020
Dopo una mischia vinta nei propri 22, gli spagnoli partirono praticamente dai loro cinque metri, trovando una serie di accelerazioni fantastiche. La fuga “buona” è stata quella dell’estremo Puertas, capace di servire con un bell’offload l’ala Saenz che ha lanciato Gerediaga. Fermata l’apertura a pochi passi dalla meta, ecco un altro offload per l’accorrente Pablo Gutierrez (con la maglia numero 11) per la bellissima segnatura al centro dei pali. Meta poi trasformata da Gerediaga per il momentaneo 36 a 7, e spettacolo che a 25 anni di distanza merita sempre di essere rivisto.
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