I rugbysti che giocando insieme hanno segnato un’epoca
Una certezza, una granitica certezza. Ai centri per gli All Blacks una coppia indissolubile: Ma’a Nonu e Conrad Smith, il primo con la maglia numero 12, il secondo con quella numero 13.
Un duo che ha inevitabilmente segnato il rugby mondiale costituendo una delle cerniere di trequarti più famose e vincenti della storia di Ovalia.
Alla fine saranno 103 i caps di Nonu e 94 quelli Smith, di cui 62 in coppia: figure chiavi sia per Graham Henry sia per Steve Hansen nei trionfi iridati del 2011 e del 2015.
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Erano allo stesso tempo affiatamento, timing, imprevedibilità e sostegno: ognuno conosceva praticamente a memoria i movimenti dell’altro e sapeva come comportarsi di conseguenza.
La cabina di regia, formata da mediano di mischia e mediano d’apertura, ha sempre avuto un enorme peso specifico nella gestione e nella distribuzione per gli altri trequarti, ma con loro si è quasi arrivati a pensare che fossero i più indispensabili della “cavalleria leggera”, anche in una supersquadra come gli All Blacks.
Un sodalizio così sarà difficile da trovare in futuro per qualsiasi formazione, “impreziosito” anche dalla loro “rivalità statistica” con la coppia di centri irlandese D’Arcy-O’Driscoll, che a sua volta ha totalizzato 45 caps internazionali in combinata.
Riviviamo con questo video le migliori azioni dei giocatori neozelandesi.
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