Medesima situazione anche per Isaac Lucas and Harry Hockings, giovani promesse della franchigia
Izack Rodda, seconda linea dei Reds e dei Wallabies, e altri due giocatori della franchigia del Queensland, Isaac Lucas e Harry Hockings, sono stati messi in aspettativa dopo aver rifiutato il taglio allo stipendio proposto dalla squadra.
Il contratto dei tre giocatori rimane valido, ma non si alleneranno né riceveranno il proprio salario. La decisione arriva come estrema conseguenza del rifiuto di accettare quanto pattuito dall’associazione dei giocatori con la federazione australiana.
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“Molte aziende in Australia si trovano ad affrontare le stesse circostanze dello sport, e la maggior parte della nostra gente ha accettato di ridurre i compensi secondo le indicazioni della legislazione federale ‘JobKeeper’, che sta aiutando imprese come la nostra in un momento così complesso.”
“Comprendiamo che questa situazione è difficile per tutti, ma le singole decisioni devono essere prese per proteggere la sostenibilità a lungo termine del rugby nella nostra regione, nel Queensland” ha detto David Hanham, CEO della Queensland Rugby Union, comitato federale che ha nella pratica preso la decisione.
Rodda, Lucas e Hockings sono tutti atleti rappresentati dallo stesso procuratore e, secondo voci vicine all’ambiente Reds riportate dal Sydney Morning Herald, ben disposti a cambiare aria. Mentre Rodda, il cui malcontento sarebbe legato alla mancata nomina a capitano, vorrebbe rimanere in Australia per continuare la propria carriera in nazionale, i due promettenti giovani potrebbero anche fare i bagagli in direzione Giappone.
L’accordo raggiunto tra Rugby Australia e Rugby Union Players’ Association vede gli stipendi netti dei giocatori tagliati di circa il 60% per i prossimi sei mesi, in modo di dare la possibilità alla federazione di mantenere salde le proprie già malconce fondamenta economiche.
Brad Thorn, head coach dei Reds, sarebbe talmente furioso con i tre giocatori, parte importante del futuro della franchigia, da non aver più parlato con loro. Scott Johnson, director of rugby di Rugby Australia, rimane invece più positivo: “Questa è una situazione negativa visto che abbiamo un accordo per un breve periodo per affrontare questa situazione senza precedenti. Vogliamo che i giocatori rimangano in Australia ed onorino i loro contratti con i Reds e la federazione. Siamo consapevoli che stiano considerando la loro posizione legale, ma speriamo che tutto questo possa risolversi il prima possibile. Stiamo mantenendo un dialogo aperto con i giocatori.”
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