L’apertura lascia il club dopo appena una stagione, i Bersaglieri puntano su Menniti-Ippolito e il giovane Borin
Non è passato neanche un anno dalla conferma del suo ingaggio a Rovigo, e James Ambrosini conferma già di essere al passo d’addio, non tanto per propria volontà quanto per decisione del club rossoblu.
“Purtroppo non resto a Rovigo. Ho cercato di rinnovare con la società rinunciando anche a certe cose che facevano parte del mio contratto. Mi è stato risposto che non faccio parte della lista dei giocatori per la prossima stagione. Quindi andrò via” ha raccontato l’apertura italo-australiana al Resto del Carlino.
“Vorrei ringraziare tanto la società, lo staff e i giocatori per la possibilità che mi è stata data di poter vestire e giocare per la maglia rossoblu. II vero rammarico è non essere riuscito a dimostrare le mie qualità per poter rientrare poi nei progetti della Femi Cz Rovigo anche nella prossima stagione” ha aggiunto il giocatore.
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Voluto fortemente da Umberto Casellato, che lo aveva già allenato ai tempi del suo arrivo in Italia al Benetton, e arrivato in estate dalle Fiamme Oro, dove era rimasto soltanto una stagione, Ambrosini è riuscito a disputare appena sei partite nel 2019/2020.
Colpa, certo, della stagione abbreviata, ma anche di qualche infortunio di troppo che non gli ha permesso di esprimersi al meglio.
E così la società, nell’ottica di un taglio dei costi che dovrebbe portare la rosa a circa 35 elementi, ha scelto di sacrificare il numero 10 nonostante la sua disponibilità a rivedere le proprie pretese economiche, preferendo puntare su Andrea Menniti-Ippolito e sul giovanissimo Luca Borin, classe 2000 in uscita dall’Accademia Nazionale, già di proprietà del club, che può disimpegnarsi sia nel ruolo di apertura che in quello di estremo.
Ora Rovigo sarebbe alla ricerca di un pilone destro e di un utility back per completare la rosa per la prossima stagione. La prossima destinazione di Ambrosini, invece, è ancora da chiarire.
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