La società d’investimento entra a far parte della competizione celtica e punta dritta verso il Sei Nazioni
Il dado è tratto. CVC e il Board del Pro14 hanno ufficializzato l’accordo che rende effettivo l’ingresso della società d’investimento nelle quote relative al valore del torneo celtico, con una percentuale pari al 28%; mentre il 72% continuerà ad essere detenuto dalla PRO14 Rugby da Celtic Rugby DAC.
Una trattativa di cui si parlava da tempo, divenuta realtà a tutti gli effetti e che consentirà alle federazioni di Irlanda, Italia, Scozia e Galles di continuare ad investire sul rugby a tutti i livelli: dall’elite alla base.
Quale parte dell’accordo – si legge nel comunicato FIR – la Federazione Italiana Rugby diventerà socio paritario di Celtic Rugby DAC e riceverà una parte dell’investimento.
Una altra parte della somma invece verrà trattenuta centralmente da PRO14, per consentire al Board di investire in ulteriori possibilità di business e per l’implementazione delle operazioni della manifestazione, in linea con le ambizioni di crescita del torneo.
Il punto di vista del Board di Celtic Rugby DAC
A parlare è Dominic McKay, capo del Board e Chief Operating Officer della Federazione scozzese: “Sono felice di dare il benvenuto nel Guinness PRO14 a CVC come nostro partner. Come Board, abbiamo avuto nel recente passato una visione ambiziosa e sviluppato il torneo in modo significativo. Uno dei nostri obiettivi primari era quello di affiancarci un partner strategico in grado di accelerare i nostri piani, e CVC porta un grande contributo in termini di esperienza e competenza in tal senso”.
“L’ingresso di FIR tra i soci paritari di Celtic Rugby DAC completa un lungo percorso e consolida sensibilmente la posizione del nostro movimento sulla scena europea – ha dichiarato attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della federazione italiana il presidente Gavazzi – In un momento storico particolare e complesso come quello che stiamo attraversando, questo accordo ci permette di proseguire nel processo di crescita del rugby nel nostro Paese ad ogni livello, ripercuotendosi positivamente non solo sulle nostre franchigie Benetton Rugby e Zebre Rugby Club che prendono parte al torneo ma, più in generale, sullo sviluppo armonico di tutto il rugby italiano, dalla base al vertice. Dopo dieci anni di partecipazione al Guinness PRO14, l’ufficializzazione del nostro nuovo posizionamento all’interno di Celtic Rugby DAC è un forte tributo al lavoro di tutti coloro che hanno creduto al modello che abbiamo scelto per il nostro Paese e che lavorano quotidianamente per rendere sempre più competitivo tutto il rugby italiano. Ringrazio i colleghi delle Federazioni socie di Celtic Rugby DAC, il CEO di PRO14 Martin Anayi e l’intero Board che ci hanno supportato in questi anni e che, sin dal nostro approdo nel torneo, sanno di poter contare sul massimo impegno di FIR e delle sue franchigie per lo sviluppo di una grande competizione internazionale come il Guinness PRO14”.
“La manifestazione di fiducia da parte di CVC è notevole, e coerente con il percorso di successo in ambito di investimenti sportivi quali MotoGP, Formula 1 e Premiership Rugby. Questa partnership – fa sapere – consente a tutti i nostri stakeholders di pianificare un periodo di crescita sostenibile, di cui beneficeranno il rugby e i nostri fans. Siamo molto felici di avere come partner CVC, che ha visto in noi un’organizzazione ambiziosa, dinamica e innovativa, che abbraccia molte nazioni chiave del rugby e che può avere un impatto crescente. Abbiamo ribadito come il Guinness PRO14 sia un torneo di rugby di livello mondiale, ancora in fase di crescita e che siamo fiduciosi diventerà centrale nel nostro sport. E’ eccitante che CVC condivida in modo evidente questa nostra ambizione e non vediamo l’ora di lavorare con loro per sviluppare le possibilità del torneo negli anni a venire”.
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