Nuove regole per velocizzare il ritorno in campo?

World Rugby starebbe pensando a norme facoltative che snelliscano il processo di ritorno all’attività

ph. Massimiliano Carnabuci

Limitare il tempo di contatto tra i giocatori in campo per cercare di ridurre al minimo i rischi di trasmissione è il grande obiettivo di campo, nel breve termine, di World Rugby per permettere a tutto il mondo ovale, dall’alto livello pro alla base, di tornare a disputare match nella massima sicurezza possibile.

Ecco perché la federazione mondiale del rugby – che è considerato quasi unanimemente come una delle discipline più difficili da rimettere in carreggiata, proprio per la natura stessa del suo gioco – starebbe considerando concretamente l’ipotesi di modificare alcune regole per velocizzare il ritorno attivo sui rettangoli verdi di tutto il mondo.

Stando a quanto riporta il ‘Times’, World Rugby avrebbe commissionato uno ricerca per studiare nei minimi dettagli lo sviluppo e l’incidenza, sia qualitativa che quantitativa, dei diversi tipi di contatto all’interno del gioco. Questa attenta analisi consentirà al gruppo specializzato nella revisione delle regole, nel corso delle prossime settimane, di presentare proposte attuabili per permettere all’ovale di tornare il prima possibile.

Leggi anche: Pro14 e CVC: accordo trovato, ora è ufficiale. La FIR diventa socio paritario del torneo

Come ampiamente prevedibile, i due frangenti del gioco più delicati, nell’ottica della ripresa, risulterebbero essere le mischie ordinate (una media di 14 a match) e le maul (una media di 12 a partite, relativamente a quest’ultime). Due elementi, dunque, su cui si andrà verosimilmente a lavorare. Anche se il giornale britannico, infatti, ha spiegato come nessuna proposta ufficiale è stata portata a buon fine, è probabile che ci siano diverse opzioni sul tavolo, destinate a mutare – temporaneamente – il gioco nei momenti suddetti: calci di punizione indiretti al posto delle mischie, rimesse laterali senza contesa e assenza di maul, su tutti. Considerate meno “pericolose”, nonostante la presenza massiccia all’interno di un incontro, altre situazioni come ruck (180 in media a gara) e placcaggi (200), perché il contatto tra gli atleti sarebbe decisamente meno prolungato.

Regole obbligatorie ed uniformi?

No. Bensì di accorgimenti regolamentari che, nel caso, non sarebbero resi obbligatori da World Rugby, ma verrebbero lasciati a discrezione delle singole federazioni, che potrebbero, o meno, applicarli per un determinato lasso di tempo, anche in base al diverso livello di emergenza sanitaria presente nel paese o nel continente specifico.

E’ attivo il canale Telegram di OnRugby. Iscriviti per essere sempre aggiornato sulle nostre news

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Hong Kong SVNS 2025, l’allungo di Argentina e Black Ferns

Vincendo la tappa di Hong Kong, i Pumas e le Black Ferns ipotecano il primo posto nella regular season 2025 del SVNS, il campionato mondiale a sette d...

item-thumbnail

E adesso il Galles ha paura: “Rischiamo la terza fascia nella Rugby World Cup”

Per i gallesi la situazione si complica, e il rischio è di trovare un girone di ferro in Australia

18 Marzo 2025 Rugby Mondiale / Rugby World Cup
item-thumbnail

World Rugby U20 Championship: i gironi e il calendario del Mondiale under 20 che si disputerà in Italia

Annunciate tutte le partite del torneo, comprese quelle degli Azzurrini

item-thumbnail

FIR e World Rugby ufficializzano il World Rugby U20 Championship in Italia

Comunicate anche le sedi delle partite e della finale

item-thumbnail

Il caso di Ntamack e Ringrose apre il dibattito: “Serve adeguare le squalifiche al nuovo cartellino rosso”

L'opinione dell'ex-Inghilterra Ugo Monye, che aggiunge: "Bisogna aumentare la sanzione fuori dal campo"

4 Marzo 2025 Rugby Mondiale