Lasciato Calvisano ed il rugby pro per dedicarsi al lavoro di enologo, l’ex azzurrino giocherà ed allenerà con il team di coach Daniele Porrino
Nelle scorse settimane, Matteo Archetti, seconda linea classe ’95, aveva ufficializzato l’addio a Calvisano (club che ha ringraziato in diverse interviste recenti e con il quale ha archiviato la vittoria di due scudetti) ed al rugby pro (“mi sembrava di vivacchiare, in Top12“, ha spiegato alla ‘Gazzetta dello Sport’).
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Per potersi dedicare a tempo pieno al lavoro di enologo nell’attività di famiglia, era tornato a casa nella sua Corte Franca, in piena Franciacorta, a due passi dalle Torbiere e dal Lago d’Iseo, senza mai sfiorare l’idea, però, di chiudere definitivamente il rapporto con lo sport del cuore.
Una connubio, quello tra Archetti ed il Rugby, che proseguirà a Rovato – laddove la sua carriera era iniziata più di 10 anni or sono – alla corte di Daniele Porrino, l’uomo a cui deve l’amore per lo sport ovale.
“E’ stato grazie all’incontro con lui che tredici anni fa ho iniziato a giocare. Un giorno venne alla scuola media del mio paese per insegnarci i rudimenti del gioco e per me fu davvero un colpo di fulmine con la palla ovale”, ha spiegato, al sito ufficiale dell’ambizioso club bresciano, una delle realtà più importanti della Serie B italiana – terza nel durissimo girone 1 della terza serie, guidato dal Cus Milano di Pippo Frati -, Archetti, che vicino, nel senso più letterale del termine, al suo mentore avrà un doppio ruolo.
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L’ex azzurrino (15 presenze in Under 20, con due partecipazioni al mondiale di categoria, nel 2014 e nel 2015), che ha debuttato anche con le Zebre, da permit player, nel marzo 2017 (in una sconfitta dei multicolor in quel di Galway), infatti sarà sia giocatore che allenatore della touche del team bresciano. Una doppia veste che intriga ‘Arco’: “Inizio una nuova avventura in un campionato che per me è completamente sconosciuto ma nel quale voglio dare ugualmente il massimo. Cercherò quindi di trasmettere tutto quello che ho imparato ai miei nuovi compagni di squadra”.
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