Scelta forte per il pilone di Bordeaux
Jefferson Poirot, pilone classe ’92 di Bordeaux, ha annunciato, tra lo stupore generale in Francia – oggi c’è addirittura un sondaggio particolare sull’Equipe dal titolo ‘avete capito la scelta di Poirot?’ -, il ritiro con effetto immediato dall’attività internazionale.
La prima linea ex Brive, che vanta 35 caps (ed 1 meta, marcata allo scorso Mondiale nipponico contro gli USA) con la maglia della selezione maggiore transalpina, tutti ottenuti dal 2016 sino alla sfida del Sei Nazioni 2020 contro la Scozia, ha maturato la sofferta scelta nel lungo periodo intercorso tra la fine della rassegna iridata nipponica – trovando conferme in tal senso proprio nel torneo di febbraio -, comunicandola a Fabien Galthie negli ultimi giorni. Una decisione dettata principalmente da motivazioni calate in modo importante dopo la Rugby World Cup 2019, e la consapevolezza, consolidata mese dopo mese, di non essere più in grado di preparare un altro quadriennio Mondiale nel modo adeguato.
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“Tra la fine della Coppa del mondo e l’inizio del torneo, ci ho riflettuto attentamente. Mentre il Sei Nazioni si avvicinava, ero molto stressato, ero ansioso di andarmene. La decisione definitiva l’ho presa dopo la partita contro l’Italia (35-22, il 9 febbraio). Mi ero reso conto di non essere più lo stesso giocatore degli ultimi quattro anni. Non posso accettarlo. Ho detto allo staff durante il debriefing della partita”, ha spiegato il pilone di Bordeaux a ‘L’Equipe’.
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