La stella della nazionale nipponica lascia il rugby internazionale per inseguire il suo sogno: fare il medico
Trentotto presenze, venticinque mete. Man of the match nella storica vittoria contro la Scozia alla Rugby World Cup che ha regalato al Giappone la prima qualificazione di sempre ai quarti di finale. Kenki Fukuoka è stato la stella più brillante della nazionale nipponica di rugby che ha stupito il mondo in questi anni, ma a 27 anni ha deciso che non giocherà più per il proprio Paese per perseguire la carriera medica, suo sogno d’infanzia.
L’ala aveva già annunciato la sua decisione la scorsa estate, prima della coppa del mondo, tuttavia aveva annunciato di voler partecipare alle Olimpiadi di Tokyo con la nazionale di rugby a sette prima di lasciare la palla ovale internazionale. Il rinvio dell’edizione 2020 dei Giochi al prossimo anno non gli ha fatto cambiare idea.
“Quando la posticipazione dei Giochi è stata annunciata, l’ho semplicemente accettato – ha raccontato domenica in conferenza stampa il giocatore – Voglio vivere la mia vita senza rimpianti. Non voglio posporre la data del mio ritiro dal rugby internazionale. Sento di aver preso la giusta decisione.”
Fukuoka aveva partecipato alla precedente edizione delle Olimpiadi, quella brasiliana del 2016, raggiungendo un buon quarto posto con il Giappone. Nonostante il suo ritiro, comunque, il trequarti continuerà a giocare per i Panasonic Wild Knights in Top League almeno per la prossima stagione.
Il Giappone perde così uno dei suoi pezzi più pregiati, proprio nel momento migliore della sua carriera. Classe 1992, Fukuoka ha esordito per la nazionale nel 2013, segnando due mete alle Filippine e due alla Corea del sud nelle sue due prime apparizioni.
Al di là dei non troppo temibili avversari coreani, la squadra ad essere rimasta più volte vittima delle sue straordinarie accelerazioni è la Scozia, alla quale ha segnato ben 4 mete in 3 incontri. Il 2019 è stato il suo anno più prolifico, con 7 mete in 8 presenze.
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