Il punto sulle discussioni in atto per la tanto attesa revisione planetaria
Mentre in Nuova Zelanda il rugby ha ripreso la sua attività di campo, World Rugby e tutte le federazioni che fanno parte dell’organizzazione internazionale a capo di Ovalia hanno iniziato in maniera sempre più convinta a giocare un’altra “futura” partita: quella che riguarda la revisione del calendario globale.
In una nota diffusa proprio da WR sul suo sito ufficiale, si fa presente che in occasione del World Rugby Professional Game Forum tenutosi è iniziato lo scambio di idee a tutti i livelli: dal rugby internazionale a quello riguardante i club e le loro competizioni.
L’intento, inteso anche e soprattutto come necessità a livello finanziario, è quello di trovare un compromesso che consenta a tutti di portare a termine le proprie manifestazioni (Champions Cup, Challenge Cup, Sei Nazioni e Rugby Championship).
Una decisione in ogni caso sull’annata 2020, ammettendo che non si possa trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di tutti, pur pensando di giocare una prima tranche di partite internazionali nel mese di ottobre e contemporaneamente consentire ai club di portare avanti il loro calendario, è prevista per il 30 giugno quando il Consiglio di World Rugby sarà chiamato a votare dopo un consulto col Comitato esecutivo di World Rugby.
In ottica 2021 invece, pensando al benessere dei giocatori e al Tour dei British & Irish Lions in Sudafrica – che potrebbe svolgersi in concomitanza con le Olimpiadi di Tokyo (perdendo così di appeal) – è possibile che la finestra internazionale di luglio non venga disputata venendo “sostituita” anch’essa da un nuovo ciclo fra ottobre e novembre dell’anno prossimo, nel quale la selezione d’Oltremanica (come anticipato da Onrugby) andrebbe ad affrontare gli Springboks.
World Rugby, The Six Nations, SANZAAR, International Rugby Players, Lions britannici e irlandesi, EPCR, PRO 14, LNR, PRL, Top League e sindacati del Comitato di gioco professionale: Argentina, Australia, Inghilterra, Figi, Francia, Giappone, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda, Scozia, Sudafrica e Galles.
Giova ricordare infine, che le parti presenti al World Rugby Professional Game Forum erano: World Rugby, il Board del Sei Nazioni, SANZAAR, l’International Rugby Players, il Board dei British & Irish Lions, L’EPCR, il PRO 14, la LNR, La PRL, il Top League e le Federazioni di Argentina, Australia, Inghilterra, Fiji, Francia, Giappone, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda, Scozia, Sudafrica e Galles.
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