Il pubblico è tornato a impossessarsi dei propri spazi sulle gradinate degli stadi
L’Eden Park di Auckland e il campo centrale di Belgrado in un messaggio di ripartenza e speranza lungo 17.697 chilometri. Lo sport a porte aperte è finalmente tornato, con rugby e tennis a prendersi la scena: in Nuova Zelanda col Super Rugby Aotearoa, in Serbia con l’Adria Tour.
Le franchigie della “Terra della lunga nuvola bianca” e l’evento tennistico organizzato dal numero uno del mondo Novak Djokovic sulla terra rossa balcanica.
I 43.000 presenti per Blues-Hurricanes a doppiare i 20.000 del giorno prima per Highlanders-Chiefs: una notizia ripresa da tutti i siti sportivi e d’informazione del mondo.
Al pari delle lacrime del plurivincitore di prove dello Slam commosso davanti alla sua gente contento per essere ritornato nei luoghi della sua infanzia a giocare un torneo d’esibizione che ha visto il pubblico finalmente presente.
Bastano questi pochi secondi per capire il legame che c’è tra Novak #Djokovic e il suo popolo ❤️??
Emozione pura a Belgrado in occasione dell’Adria Tour, torneo benefico organizzato dallo stesso Nole ??#EurosportTENNIS | @DjokerNole pic.twitter.com/K0CFwkrRvH
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) June 14, 2020
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