Con la macchina del tempo ovale, si torna alla Rugby World Cup 1995
Era il 18 giugno del 1995, il Newlands Stadium di Città del Capo si era riempito di 51.000 spettatori per la seconda semifinale della Rugby World Cup. Da una parte l’Inghilterra, dall’altra la Nuova Zelanda: entrambe a caccia di un pass per la finale contro i padroni di casa del Sudafrica.
Gli All Blacks, superfavoriti, si affidano più che mai a Jonah Lomu mentre i britannici dal canto loro cercano di sviluppare un gioco offensivo più corale cercando in tutti i modi di contenere lo strapotere fisico dell’ala neozelandese.
Nel rugby, gioco di squadra per eccellenza, è forse una delle poche volte dove un singolo vale più di una squadra: Lomu è incontenibile. Segna, da solo, 4 mete.
Una di queste, la prima, è sicuramente la più iconica della storia del trequarti, degli All Blacks e forse dell’intero gioco.
Lomu raccoglie un ovale all’esterno, supera un avversario, poi un altro e infine il terzo – che lo “aspetta al varco – abbattendolo letteralmente. Il resto è storia.
OTD 25 years ago, Jonah Lomu did this ⏪
The first of his FOUR tries against England in that match ? pic.twitter.com/qaNSRb8hkp
— World Rugby (@WorldRugby) June 18, 2020
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