Un quarto di secolo da un momento di grande portata storica, simbolo di un paese che rinasce, migliore
Il 24 giugno del 1995 Francois Pienaar saliva il basso gradino del podio in mezzo al campo dove i suoi Springboks avevano appena conquistato la Rugby World Cup per la prima volta, in un momento storico simbolico e di rilevanza cruciale per un paese che aveva da poco il suo primo presidente nero, Nelson Mandela.
“Quando sono salito, avrei solo voluto abbracciarlo ma ho pensato non fosse la cosa da fare con un capo di stato – ha raccontato anni dopo il capitano di quel Sudafrica – Eravamo in piedi lì sul podio e lui si è girato verso di me con quel suo incredibile sorriso e mi ha detto: grazie per quello che hai fatto per il Sudafrica. Non potevo crederci.”
Un rapporto di amicizia, quello fra Mandela e Pienaar, che proseguì anche dopo la magnifica storia della squadra che unisce una nazione. Al ricevimento ufficiale della squadra campione del mondo, il presidente si auto-invitò ufficialmente al matrimonio del flanker con Nerine Winter, e sarebbe poi stato anche padrino dei due figli della coppia, Jean e Stephane.
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