L’azzurrino ha parlato ai microfoni di Ben TV, tra percorso personale e prossima stagione
Gianmarco Lucchesi, tallonatore toscano classe ’00, sarebbe stato uno dei talenti azzurri (ne parleremo, nel dettaglio, i prossimi giorni) più attesi al Mondiale Junior che avrebbe dovuto svolgersi, queste settimane, proprio in Italia, con una serie di giocatori talentuosi, in rampa di lancio, che avrebbero illuminato la scena, che invece non avremo la fortuna di osservare da vicino.
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Ai microfoni di Ben TV, Lucchesi ha raccontato, dettagliatamente, il suo lungo percorso ovale, che l’ha condotto in una dozzina d’anni dal minirugby dei Lions Amaranto, sino alla Ghirada.
“Ho fatto tutte le trafile giovanili dei Lions Amaranto, dai 7 anni fino all’Under 16, per poi andare a giocare al Granducato Rugby, con cui ho disputato il campionato nazionale Under 16, prima del periodo in Under 18, team con cui abbiamo raggiunto le finali. Dopo quell’esperienza, nel periodo in cui ero al cdfp di Prato, sono approdato a Remedello dove ho fatto due anni di Accademia, e dopo una stagione di recupero da un problema a caviglia, quest’anno ho conquistato la nazionale Under 20, nelle sfide del Sei Nazioni”, ha spiegato Lucchesi – ancora in attesa di capire ufficialmente con quale team di Top12 sarà tesserato -, che è già proiettato sull’importantissima stagione con il Benetton Rugby.
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“Devo sfruttare questa opportunità nel migliore dei modi, migliorando sia fisicamente – per raggiungere il livello di fitness richiesto dal Pro14 -, che tecnicamente, soprattutto sulla tecnica di ruolo. Sotto questo profilo, ho già parlato con Hame (Faiva, ndr) e Tomas (Baravalle, ndr), miei colleghi di reparto. Penso siano due persone che mi daranno una mano in questo percorso, soprattutto per l’esperienza. Sono due giocatori di altissimo livello: cercherò di rubare loro i segreti del mestiere”, ha concluso il giovane Leone, indicando tutti gli aspetti su cui sta già lavorando intensamente agli ordini dello staff guidato da Kieran Crowley.
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