Le differenze pratiche e semantiche rispetto ai Leoni
La scorsa settimana abbiamo spiegato la differenza tra Permit Player e ‘Giocatori Invitati’ in casa Benetton Rugby. Come funziona, invece, in casa Zebre Rugby? Abbiamo fatto chiarezza tra terminologie diverse – rispetto ai Leoni – ed altre situazioni di discontinuità rispetto ai trevigiani. Anche perché, va sottolineato, non esistono delle vere e proprie norme codificate nella gestione dei Permit Player, sia a livello pratico che semantico.
La Rosa ed i ‘Permit Player’ non dichiarati
Allo stato attuale, le Zebre Rugby, in vista della prossima annata agonistica, hanno sotto contratto una rosa di 42 giocatori. Tra questi, però, nonostante la cosa non sia stata annunciata, ce ne sono cinque – tesserati per club di Top12 – che, di fatto, rivestono il medesimo ruolo dei ‘Permit Player’ ufficiali in casa Benetton Rugby.
Matteo Nocera, Giovanni D’Onofrio e Iacopo Bianchi, con le Fiamme Oro, Paolo Buonfiglio con Mogliano, e Lorenzo Masselli (in attesa di capire se resterà a Piacenza), sono a tutti gli effetti giocatori multicolor – stipendiati dalle Zebre -, con la società che ha il pieno controllo decisionale sul fatto che restino a disposizione di Michael Bradley e del suo staff, nel corso di tutta la stagione, o che possano essere mandati – settimana dopo settimana – a giocare nei rispettivi club del massimo campionato nazionale.
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I ‘Permit Player ufficiali’ zebrati, invece, assomigliano agli ‘invitati’ Benetton
Ad inizio mese, il team di Parma ha comunicato il nome di 5 permit player che integreranno la rosa multicolor. Ad un’analisi attenta, però, parametrando il tutto alle terminologie trevigiane, il loro ruolo assomiglia molto da vicino a quello dei ‘giocatori invitati’ per quanto concerne la franchigia veneta.
Jacopo Trulla, Federico Mori e Riccardo Brugnara, del Calvisano, Cristian Stoian ed Alessandro Fusco, delle Fiamme Oro, infatti, disputeranno la pre season con il team ducale, mentre nel corso della stagione resteranno ad allenarsi a Parma il lunedì ed il martedì di ogni settimana – proprio come Davide Ruggeri, Matteo Canali e Giacomo Da Re, in quel della Ghirada.
A questi giocatori, le Zebre garantiscono spese di vitto e alloggio, oltre ovviamente a quelle legate ai viaggi, ma lo stipendio è pagato dal rispettivo club di Top12, a cui la franchigia riconosce nel corso dell’anno un simbolico ‘gettone’ di 10mila euro a giocatore (a Treviso, invece, i Leoni pagano parte del salario dei loro invitati).
Ergo, a differenza di quanto accade con i Permit sotto contratto, il club del massimo campionato nazionale ha maggiore voce in capitolo relativamente all’utilizzo di questi 5 giocatori. I ducali, dunque, per avere a disposizione un inviato oltre il martedì, per allenamenti ed eventualmente giorno di gara, devono accordarsi con la società con cui il ragazzo è tesserato.
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Matteo Viscardi
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