Scopriamo perchè e come il fenomeno dei Blues potrebbe vestire la maglia numero 8 della squadra di Eddie Jones
Non più tardi di qualche giorno fa qui su OnRugby avevamo acceso le luci dei riflettori su Hoskins Sotutu, 22enne terza centro delle meraviglie con la maglia dei Blues. Esploso in queste prime settimane di Super Rugby Aotearoa, il poderoso lottatore neozelandese ha fatto girare praticamente tutte le teste più importanti di ovalia, e dato che la sua casella dei caps internazionali è ancora ferma a zero l’interesse è clamorosamente alto.
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Giocatore che mette insieme potenza e velocità come pochi altri, in tre giornate di Super Rugby Aotearoa guida la classifica degli offloads e dei placcaggi positivi, è uno dei ball carrier primari della squadra e il secondo bersaglio preferito del lancio in touche. Benissimo, allora uno pensa che sembra logica conseguenza la maglia tutta nera degli All Blacks con Ian Foster che gli stringe la mano e lo “benedice” nella squadra più famosa di ovalia…Alt! Sarebbero addirittura tre le potenziali nazionali nelle quali potrebbe militare: nato e cresciuto in Nuova Zelanda, ha il papà originario delle Fiji (ma difficilmente lo vedremo con i pacifici) e la mamma dell’Inghilterra. Inghilterra? Come poteva allora Eddie Jones non intervenire per provare a convincere Sotutu a rappresentare il paese della madre? L’allenatore inglese si è già lanciato al lavoro per portarsi a casa il talentuoso numero 8. Un suo eventuale passaggio con la maglia tutta bianca potrebbe caratterizzare i prossimi anni del rugby europeo: vista la cronica emergenza infortuni nel ruolo, in particolare coi problemi di Billy Vunipola, un prospetto del genere potrebbe mettere le radici a Twickenham. Per le regole di World Rugby il giocatore sarebbe poi immediatamente convocabile da parte di Eddie Jones, e questo pur non militando in Premiership. La Rugby Union infatti ammette “circostanze eccezionali” che fanno saltare questo vincolo, e il caso-Sotutu sembra perfetto.
Lui che ha giocato con l’Under 20 neozelandese, ed è figlio di un ex-giocatore delle Fiji con 12 caps (compresa una sfida all’Inghilterra nel Mondiale 1999) potrebbe mettere insieme un terno da paura. Il ragazzo ha dichiarato qualche settimana fa che “La decisione definitiva, quando la prenderò, arriverà facilmente”. Bel problema scegliere tra due delle squadre più forti del mondo vero?
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