Nella mattinata italiana la sfida fra le due franchigie dell’Isola del Sud. Gli Highlanders vogliono tornare alla vittoria facendo una vittima eccellente
Una vittoria, una sconfitta e una giornata di riposo per gli Highlanders nelle prime tre giornate di Super Rugby Aotearoa: il risultato dei prossimi 80 minuti potrà dirci qualcosa in più sulle reali ambizioni della franchigia più meridionale della Nuova Zelanda, che al Forsyth Barr di Dunedin ospita l’altra franchigia dell’Isola del Sud, i Crusaders, in quella che la stampa neozelandese ha soprannominato the battle of the South.
I favoriti, manco a dirlo, sono gli ospiti. Non solo per le due vittorie consecutive con cui arrivano all’incontro, ma anche per le sette vittorie nelle ultime otto sfide contro gli Highlanders, dove per ben 4 volte hanno scollinato quota quaranta punti segnati.
Eppure, sono più di due anni che queste squadre non giocano una di fronte all’altra in quel di Dunedin, un terreno di gioco speciale, dove il fattore campo gioca un ruolo importantissimo. Quell’unica vittoria nelle ultime otto partite, infatti, gli Highlanders l’hanno colta l’ultima volta che i Crusaders sono andati a sud, nel 2018.
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La storyline più intrigante dell’incontro è rappresentata dalla sete di rivincita di Mitchell Hunt, il numero 10 degli Highlanders arrivato nella franchigia di Dunedin proprio dai Crusaders, dove non è mai riuscito a trovare continuativamente spazio negli ultimi anni, chiuso da quel Richie Mo’unga che si troverà di fronte sabato.
Hunt è stato croce e delizia della sua squadra in questo inizio di torneo: con la sua ostinazione e le sue abilità ha più volte rubato l’occhio, come nell’occasione della meta della scorsa settimana, ma ha anche fallito troppo spesso laddove dovrebbe risiedere il suo punto di forza, nella precisione ai pali.
Confronto tecnico interessante anche in prima linea, dove gli Highlanders cambiano totalmente e scelgono di partire con Daniel Lienert-Brown, Liam Coltman e Jeff Thwaites, nessuno dei quali fra i titolari 7 giorni fa. Servirà tutta la loro abilità per fronteggiare il temibile trio composto da Moody, Taylor e Alaalatoa dall’altra parte.
“Siamo fortunati ad avere una certa profondità in prima linea per poter fare qualche cambio. Sarà dura, come sempre i Crusaders rappresentano una vera sfida” ha detto Clarke Dermody, assistente per gli avanti dell’head coach Aaron Mauger.
L’altra area a cui porre attenzione è quella del triangolo allargato: il 27enne Michael Collins, dei Blues, è il terzo giocatore diverso in tre partite a vestire la maglia numero 15. Male Vilimoni Koroi nel primo incontro, malissimo Scott Gregory la settimana scorsa, Mauger ha bisogno di una risposta nel ruolo.
A proposito di 15, nei Crusaders torna titolare David Havili, spostando Will Jordan all’ala. Una soluzione interessante anche in chiave All Blacks, con entrambi i giocatori in competizione per ottenere le attenzioni di Ian Foster. Ma attenzione anche a Leicester Faingaanuku, dall’altra parte, anche lui dal primo minuto per la prima volta nel torneo.
Se i tanti cambi operati da Scott Robertson non inficeranno la qualità della conquista e della difesa, ancora una volta ci sarà poco da fare per poter contrastare lo schiacciasassi Crusaders. Attenzione, però, perché la settimana scorsa la squadra campione in carica non ha particolarmente brillato, e ha battuto gli avversari solo grazie a un paio di distrazioni avversarie. Per espugnare la fortezza di Dunedin potrebbe volerci qualcosa di più.
Diretta tv, come di consueto, alle ore 9:05 su Sky Sport Arena.
Highlanders: 15 Michael Collins, 14 Ngatungane Punivai, 13 Rob Thompson, 12 Patelesio Tomkinson, 11 Jona Nareki, 10 Mitch Hunt, 9 Aaron Smith (cc), 8 Marino Mikaele Tu’u, 7 Dillon Hunt, 6 Shannon Frizell, 5 Josh Dickson, 4 Paripari Parkinson, 3 Jeff Thwaites, 2 Liam Coltman, 1 Daniel Lienert-Brown
A disposizione: 16 Ash Dixon(cc), 17 Ayden Johnstone, 18 Siate Tokolahi, 19 Jack Whetton, 20 Teariki Ben-Nicholas, 21 Kayne Hammington, 22 Bryn Gatland, 23 Vilimoni Koroi
Crusaders: 15 David Havili, 14 Will Jordan, 13 Braydon Ennor, 12 Jack Goodhue, 11 Leicester Faingaanuku, 10 Richie Mo’unga, 9 Mitchell Drummond, 8 Whetu Douglas, 7 Tom Christie, 6 Ethan Blackadder, 5 Mitchell Dunshea, 4 Samuel Whitelock, 3 Michael Alaalatoa, 2 Codie Taylor (c), 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Andrew Makalio, 17 George Bower, 18 Oliver Jager, 19 Quinten Strange, 20 Sione Havili, 21 Ereatara Enari, 22 Fetuli Paea, 23 Sevu Reece
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