Il presidente Marusso: “Se la domanda è quale campionato giocherà la prima squadra, con la massima serenità rispondo che al momento non lo sappiamo”
Si addensano nubi minacciose sul Rugby San Donà, che per ammissione del proprio presidente Alberto Marusso, in questo momento non ha certezze sulla partecipazione al Top 12 2020/2021.
Il quotidiano La Nuova Venezia riporta le parole del numero uno biancoceleste: “So benissimo che stanno girando voci di qualunque tipo sul futuro del Rugby San Donà. Per coerenza e per rispetto della nostra credibilità, posso solo dire che la prossima stagione vedrà tutte le nostre rappresentative regolarmente schierate in campo, ma se la domanda è quale campionato giocherà la prima squadra, con la massima serenità rispondo che al momento non lo sappiamo.”
Il prossimo campionato di Top 12 si preannuncia già di per sé a due velocità, almeno a guardare come si stanno muovendo le squadre partecipanti, che dopo la cancellazione della scorsa stagione saranno le stesse del 2019/2020: Calvisano, Fiamme Oro, Rovigo e Valorugby si sono tutte mosse sul mercato e, al netto di qualche addio di prestigio, hanno portato a casa diverse firme importanti. Anche Petrarca, nonostante abbia avuto diversi giocatori importanti in uscita, ha fatto alcune operazioni sul mercato, così come Viadana. Lyons e Mogliano hanno fatto qualche movimento, ma ciò che colpisce di più è il silenzio che proviene da Colorno, Lazio, Medicei e San Donà. In particolare questi ultimi due club sembrerebbero navigare in cattive acque dal punto di vista economico, dato il venir meno di buona parte delle sponsorizzazioni dopo lo stop delle attività.
San Donà ha registrato le uscite dei propri talenti migliori: se Luca Petrozzi se n’è andato destinato a migliori sorti, gli addii del capitano Paul Derbyshire, del senatore Andrea Ceccato, di Andrea Bronzini, Sam Katz, Scott Lyle e del giovane talento Dario Schiabel denunciano le difficoltà del club.
Per Marusso, poi, la mancanza di chiarezza sul prossimo campionato di Top 12 a livello di date di inizio, presenza di spettatori dal vivo e ritorno al full contact è un ulteriore fattore di incertezza: “In questo contesto del tutto nebuloso far finta di nulla e impegnarsi con i giocatori ci sembra poco serio, perché al momento non esiste alcun dato certo da cui partire per poter impostare la stagione.
“Di sicuro, d’ora in avanti il club ha chiarissime le sue priorità: continuità del settore giovanile e tutela della salute dei tesserati, delle loro famiglie e della nostra comunità. Tutto il resto è secondario.”
Per il momento, ai club del massimo campionato non sono ancora noti i contributi annuali che proveranno dalla FIR per la prossima stagione. In tal senso, il consiglio federale previsto per il prossimo venerdì potrà dare risposte in tal senso.
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