Il seconda linea ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo una lunga e brillante carriera
George Biagi dice basta col rugby giocato. L’avanti delle Zebre, storico capitano (51 partite vissute “con la fascia”, più di chiunque altro) della franchigia multicolor, con la quale ha messo insieme 119 presenze segnando 35 punti (frutto di 7 mete), ha deciso di interrompere la sua carriera ovale, proseguendo tuttavia il proprio percorso professionale all’interno del team emiliano, dove rivestirà il ruolo di Rugby Operations Manager, una figura che fungerà da punto d’incontro tra società ed area tecnico-sportiva.
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Per il seconda linea nato a Irvine nel 1985 è quindi il momento di voltare pagina dopo un percorso che l’ha visto vestire anche le maglie degli Aironi Rugby, dell’Amatori Milano, del Bristol Rugby, del Grande Milano, e dei Cavalieri Prato, a cui aggiungere la convocazione coi Barbarians nel novembre 2019 e l’esperienza dal 2014 al 2018 sulla scena internazionale con la maglia azzurra: 23 caps totali, di cui 16 al Sei Nazioni; con l’esordio il 15 marzo del 2014 a Roma durante Italia-Inghilterra e l’ultima partita nel Test Match di novembre del 2018, a Chicago, in un atipico Italia-Irlanda.
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“Sono contento di poter continuare a dare il mio apporto alla società ed ai miei ex compagni di squadra, dopo sette anni intensi vissuti sul campo. In questa nuova veste sarò da subito operativo con tanto entusiasmo. Ho preso questa decisione professionale di rimanere in prima linea per lo sviluppo del rugby e per poter mettere tutta la mia esperienza ovale e di studi universitari a disposizione di questo sport e del club che mi ha dato tanto in questi anni. Ringrazio dunque la Federazione Italiana Rugby, Andrea Dalledonne e Andrea De Rossi per questa grande opportunità”, ha dichiarato l’ex azzurro ai canali stampa ufficiali del club ducale.
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