Un primo sguardo alla rosa azzurra
La nazionale italiana rugby, reduce dal primo raduno stagionale in quel di Parma – incentrato soprattutto sulla valutazione della condizione fisica del gruppo, da parte dell’head coach Franco Smith e del suo staff -, si appresta a vivere, in attesa di indicazioni ufficiali di World Rugby – attese in queste settimane -, un autunno probabilmente denso come non mai, tra i recuperi del Sei Nazioni 2020 con Irlanda ed Inghilterra (24 e 30/31 ottobre, le date nel mirino, allo stato attuale sempre con la spada di damocle delle porte chiuse) e la possibilità concreta, ma non ancora ufficiale, di altri tre test (o forse quattro) novembrini, nel contesto di un inedito torneo, con le altre del Six Nations, più Fiji e Giappone.
Un tour de force di un mese abbondante, inedito nella prima fase della stagione, con 5 partite in 6 settimane, che verosimilmente richiederà, come indicato proprio da Smith in settimana, l’utilizzo di un gruppo allargato, per evitare/prevenire/combattere infortuni e mantenere alta la qualità delle performance di ogni singolo, senza spremere eccessivamente il singolo atleta in un lasso temporale così ristretto.
Nazionale Italiana Rugby – Quali nomi in prima linea per ottobre/novembre?
Diamo uno sguardo, per oggi, alla prima linea, iniziando dal ruolo del pilone destro, dove Marco Riccioni e Giosuè Zilocchi, entrambi classe ’97 e titolari rispettivamente con le maglie di Benetton Rugby e Zebre Rugby – oltre che i due prescelti con il numero 3 nel recente Sei Nazioni 2020 -, presenti a Parma in settimana, sono le prime scelte del coach sudafricano. Tallonati da vicino dal classe ’92 Pietro Ceccarelli, passato a Brive in estate dopo l’esperienza più che positiva con Richard Cockerill ad Edimburgo, sempre convocato quest’inverno, senza mai riuscire, tuttavia, ad archiviare un cap, cosa che gli manca ormai dal 2017. Una chance importante, nei prossimi mesi, per risalire nelle gerarchie del CT, se la gioca anche Tiziano Pasquali, poco brillante nel post Rugby World Cup, ma pilone dalle caratteristiche potenzialmente compatibili con le richieste di Smith. A caccia di un posticino, anche se in griglia non partono in pole position, e nemmeno nelle primissime file, almeno attualmente, anche i due giovanissimi Filippo Alongi (’00) e Matteo Nocera (’99), entrambi con qualità intriganti – sia in chiusa che nel gioco aperto -, attesi dalla prima vera prova in Pro14, e il classe ’94 Simone Ferrari, apparso fuori forma dopo il problema in Giappone contro il Sudafrica, lontano dai migliori fasti, ma pur sempre uomo di grande esperienza ed ottima solidità nelle fasi statiche se al meglio.
Piloni destri
Quasi certi
Marco Riccioni – 10 Caps
Giosuè Zilocchi– 5 Caps
A ridosso
Pietro Ceccarelli – 9 Caps
Tiziano Pasquali – 21 Caps
Alla caccia di un posticino
Filippo Alongi – debuttante
Matteo Nocera – debuttante
Simone Ferrari – 29 Caps
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Tallonatori
La leadership carismatica e tecnica del capitano Luca Bigi, con la fascia al recente Sei Nazioni 2020, il primo del ‘post Parisse/Ghiraldini’, la duttilità di Federico Zani e la qualità del giovane Marco Manfredi (contributo superbo nel gioco aperto, placcatore di rilievo per timing e fisicità e più che buona stabilità al lancio) – a patto che sia perfettamente recuperato dall’operazione al menisco -, già convocato per il primo raduno di Calvisano a gennaio, prima dello stop forzato dal fisico, sembrano poter garantire un pacchetto abbastanza affidabile, nonché variegato, nel ruolo. Subito a ridosso, poi, ci sono Oliviero Fabiano, usato sicuro, come prima alternativa, ma soprattutto Gianmarco Lucchesi, il nuovo che avanza. Il livornese classe ’00 è molto preciso al lancio e assai dinamico nel gioco aperto, oltre ad essere un valido portatore di palla ed un eccellente placcatore. Da tenere in considerazione, ovviamente, anche l’equiparabile Hame Faiva, talentuoso numero 2 neozelandese del Benetton Rugby, anche se il suo eventuale coinvolgimento nel gruppo azzurro è ancora da accertare.
Quasi certi
Luca Bigi – 27 Caps
Marco Manfredi – debuttante
Federico Zani (spendibile anche pilone sinistro) – 16 Caps
A ridosso
Oliviero Fabiani – 10 Caps
Gianmarco Lucchesi – debuttante
Da tenere in considerazione
Hame Faiva – debuttante
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Piloni Sinistri
Detto di Federico Zani, duttile prima linea del Benetton Rugby che può dare il suo contributo sia a numero 2 che a numero 1, a sinistra le prime scelte di Smith non sembrano poter subire grosse variazioni rispetto a quanto visto al recente Sei Nazioni, con l’esperienza di Andrea Lovotti, classe ’89 ed ormai uno dei veterani del gruppo con i suoi 43 Caps, e la freschezza arrembante di Danilo Fischetti, giocatore a tutto tondo classe ’98, miglior giocatore del Top12, atteso da un’annata di riconferma con le Zebre, dopo un primo stint ’19/’20 d spessore nel Pro14. Dovesse mettere in campo la stessa continuità anche nei prossimi mesi, il giovane ex Calvisano potrebbe garantirsi la maglia da titolare. A ridosso dei tre che appaiono quasi certi della presenza in rosa, ci sono un paio di elementi dei Leoni, come il giovanissimo Drudi – indicato recentemente dal CT come un atleta su cui poter lavorare al meglio per il suo gioco -, e Cherif Traore, che ha recentemente rinnovato con il Benetton Rugby, desideroso di riscattare un’annata sottotono. In corsa, anche se da lontano, per motivi diversi, l’esperto Nicola Quaglio, uscito dai radar dopo il “pasticcio” Mondiale contro il Sudafrica, e Daniele Rimpelli, che zitto zitto, in casa Zebre, ha alzato il proprio rendimento nel corso dei mesi. Dovesse proseguire su tale trend di crescita, potrebbe avere qualche piccola carta da spendere. Non preso in considerazione, invece, Derrick Appiah, alle prese con il recupero dall’infortunio al tendine d’Achille.
Quasi certi
Andrea Lovotti– 43 Caps
Danilo Fischetti– 3 Caps
*Federico Zani (già presente nella lista tallonatori)
A ridosso
Cherif Traorè – 10 Caps
Matteo Drudi – debuttante
A caccia di un posticino
Daniele Rimpelli – debuttante
Nicola Quaglio – 14 Caps
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