Il numero uno dei lombardi ha fatto il punto della situazione in vista della stagione 2020/2021
Il Rugby Viadana del presidente Giulio Arletti è pronto a ripartire per una nuova intesta stagione, verso il Top12 2020/2021. Il numero uno dei gialloneri, intervistato ai nostri microfoni, ha illustrato la situazione attuale del suo club fra aspetti economici, logistici, guida tecnica e composizione della rosa. Ecco cosa ne è venuto fuori.
Rugby Viadana: gli aspetti economico-logistici
“La nostra iscrizione al prossimo Top12 è stata effettuata. L’ intenzione come Rugby Viadana è quella di proseguire nel nostro percorso rugbistico – afferma – in questo momento siamo tornati a una quasi normalità anche se ovviamente non possiamo prevedere quello che, a livello sanitario, potrà accadere in autunno”.
Poi prosegue: “Ci stiamo attrezzando in tutto e per tutto per la stagione 2020/2021 nella speranza che non vi sia più il vincolo delle porte chiuse: una misura che, secondo me, non fa molto bene al rugby. Di contro capisco anche che prima o poi si debba cominciare a giocare, ma per come sta andando la vita attualmente vedo ben pochi problemi. Sappiamo che c’è ancora un’allerta, ma con le misure adatte tutto può essere superato.
A livello federale, forse, si poteva anticipare qualcosa, visto che è quattro mesi che siamo fermi – continua – questa incertezza fa male a un po’ di club”.
La guida tecnica e la composizione della rosa
Sull’arrivo di German Fernandez: “Al momento stiamo capendo in che termini possa essere da noi: cerchiamo un volo aereo per farlo arrivare dall’Argentina e contiamo di averlo qui massimo entro la fine del mese di luglio, anche se in assoluto non c’è troppa fretta. Da questa settimana abbiamo inoltre iniziato degli allenamenti un po’ più intensi e speriamo in due settimane di tornare a lavorare vicini al cosiddetto pieno regime: sicuramente, e questa non è una situazione dipendente da noi, il fatto di essere in una regione dove siamo ripartiti un po’ in ritardo non ci ha aiutato, anche e soprattutto se pensiamo all’ottica di un campionato nazionale, ma tant’è”.
Sulla composizione della rosa: “Fondamentalmente la squadra è praticamente fatta. Fra riconferme e nuovi acquisti abbiamo creato una buona ossatura, ora invece siamo alla ricerca di ulteriori due o tre pedine per completare il puzzle. Nei prossimi giorni seguiranno nuove ufficializzazioni”.
Gli obiettivi e un appunto
Sull’obiettivo del Viadana 2020/2021, poi dichiara: “Al netto dei risultati sportivi, non dobbiamo dimenticarci che l’obiettivo è quello di sopravvivere a livello economico, come stanno facendo le altre società. Cerchiamo un progetto che sia sostenibile, ci stiamo rimboccando le maniche per questo. Ci hanno detto che il Top12 è il massimo Campionato Italiano, anche se io a volte non ho questa impressione e mi sembra abbastanza avvilente. I giovani? Stiamo lavorando su quello cercando di lanciarne tanti, non vorrei però che poi i club nazionali si riducessero a un “ruolo di accademie” senza di fatto esserlo.
A tal proposito anche la riduzione dell’utilizzo dei giocatori stranieri, da 4 a 3, ha rappresentato per molti un fulmine a ciel sereno (ovviamente con accezione negativa, ndr): i rugbysti di formazione non italiana aiutavano a tutti i livelli, sia nel fissare determinati target sportivi sia per contenere alcuni parametri economici, senza dimenticare la possibilità di far crescere qualche risorsa giovane italiana alle loro spalle in tutti i gruppi squadra”.
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