La Nuova Zelanda lancia un nuovo formato con squadre australiane e una del Pacifico. Addio a Sudafrica e Argentina
Il Super Rugby come l’abbiamo vissuto negli ultimi anni è destinato a sparire. Dopo il rapporto Aratipu infatti la federazione neozelandese è uscita allo scoperto, sottolineando come il vecchio format del torneo (che coinvolgeva anche squadre sudafricane e i Jaguares) non sia più sostenibile. NZ Rugby vuole quindi farsi capofila di un nuovo torneo che sarebbe tutto limitato al Pacifico, e che dall’anno prossimo andrebbe a coinvolgere le cinque neozelandesi attualmente impegnati nel Super Rugby Aotearoa (Blues, Chiefs, Crusaders, Hurricanes e Highlanders), un team rappresentante delle isole del Pacifico (Fiji, Samoa e Tonga) e da due a quattro franchigie australiane.
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Questo dunque andrebbe a tagliare fuori le formazioni sudafricane e i Jaguares, con questi ultimi che solo un anno fa sono arrivati alla finalissima del “vecchio” Super Rugby e sconfitti dai Crusaders. Una rivoluzione storica in quello che sarebbe dovuto essere il 25esimo anniversario del torneo più importante dell’emisfero sud, motivata così da Mark Robinson, General Manager di NZ Rugby: “Vogliamo un torneo con team competitivi e soprattutto partite che i fans vogliano vedere ogni settimana. Abbiamo compassione per il rugby argentino e sudafricano, che ancora non hanno potuto riprendere l’attività, ma il vecchio modello non era più sostenibile per noi”.
Chiaramente così facendo andrebbe a cambiare completamente lo scenario del rugby nell’emisfero sud, con i tifosi che non sarebbero più costretti a guardare partite disputate in piena notte (per via dei fusi orari) o contro avversarie lontane migliaia di chilometri. Va detto che gli straordinari dati di pubblico del Super Rugby Aotearoa, con stadi pieni per sfide ancora non decisive e che comunque non attiravano questo pubblico fino a poco tempo fa, è un dato a favore dei neozelandesi.
Si è già scatenata intanto una piccola discussione riguardo al team del Pacifico: NZ Rugby ha proposto Auckland come base di questa squadra, ma dall’Australia non ci stanno, e Hamish McLennan ha detto: “Lì ci sono già i Blues, sarebbe una follia mettere quella squadra a Auckland” secondo il presidente di Rugby Australia “Pensiamo che la soluzione migliore sia quella di utilizzare Sydney come base, dove la comunità del Pacifico è molto numerosa e pensiamo che possa garantire grandi afflussi di pubblico alle partite”.bInsomma, siamo solo all’inizio della rivoluzione e già si discute su dove posizionare una squadra della quale ancora non si conosce nemmeno il nome.
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