Il coach dei Bersaglieri ha commentato al Resto del Carlino le novità regolamentari post Consiglio Federale
Uno dei temi più caldi del consiglio federale dello scorso venerdì era rappresentato dalla discussione attorno al numero di giocatori di formazione non italiana utilizzabili in gara e di extra-comunitari tesserabili, grazie ai permessi di soggiorno concessi dalla federazione.
In seguito alla richiesta delle Società Valorugby Emilia e Femi-CZ Rugby Rovigo di derogare a quanto previsto dalla Circolare Informativa (3 permessi di soggiorno per extra-com. e 3 giocatori di formazione non italiana potenzialmente inseribili in distinta gara), il Consiglio Federale ha confermato quanto previsto dalla carta federale, deliberando al contempo di accordare la possibilità per tutte le Società del massimo campionato, per la sola stagione 2020/21, di concedere quattro permessi di soggiorno per atleti di formazione non italiana, fermo il limite massimo di tre di essi a lista gara.
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Notizia di peso, in casa Rovigo, con i Bersaglieri che avevano già sotto contratto 4 ragazzi sudafricani, e che – in caso di mancata deroga – avrebbero dovuto salutarne almeno uno. “Sono contento perché così possiamo onorare tutti i contratti che erano stati firmati. I ragazzi hanno dato la loro piena disponibilità sposando il progetto della Rugby Rovigo e personalmente sarebbe stato duro rinunciare ad uno dei quattro sudafricani, soprattutto dal punto di vista morale”, ha commentato Umberto Casellato al ‘Resto del Carlino‘.
Resta ovviamente il dispiacere per dover rinunciare a due dei cinque ‘stranieri’ – c’è anche l’argentino Nicolas Coronel, arrivato dalla Lazio – a turno, ad ogni match, ma l’ex tecnico del Benetton Rugby si è comunque detto fiducioso di poter trovare spazio per tutti, con una Coppa Italia, che per la prima volta da tempo vedrà la partecipazione di tutti i team del massimo torneo italiano (nessuno impegnato in Europa), da onorare al meglio.
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