Una decisione che verrà presa sulla base di uno studio che sta valutando l’impatto delle riserve su ritmo ed infortuni
World Rugby, governo ovale mondiale, starebbe considerando una riduzione del numero di sostituzioni possibili (attualmente 8) nel corso di un match.
Stando a quanto riportato dal ‘Telegraph‘, tale importantissima decisione verrà eventualmente presa sulla base di uno studio attualmente in corso – sui dati emersi da alcuni dei principali campionati nazionali in giro per il mondo, tra gli altri Super Rugby, Premiership e Pro14 -, concentrato sull’impatto che hanno le sostituzioni sul ritmo del gioco e sui tassi di infortunio all’interno degli incontri.
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Un passaggio, quello dagli otto cambi attuali a sei (o anche meno), richiesto a gran voce, nelle scorse settimane, anche da grandi personaggi del Rugby Mondiale, a partire da Eddie Jones, capo allenatore dell’Inghilterra. L’ex CT del Giappone ha sottolineato come serva limitare i cambi, per reintrodurre un minimo di stanchezza nei giocatori nella seconda parte dei match, evitando di proporre un prodotto sempre più simile all’NFL, e soprattutto limitare gli infortuni, il cui tasso rischio, nell’immaginario collettivo, aumenta con la possibilità di schierare un alto numero giocatori sempre più grossi, che possano spendersi sul campo per 25’/30′, massimo 40′, al cento percento del potenziale, lasciando spazio o subentrando ad altri giocatori con medesime caratteristiche.
World Rugby sta provando a capire se queste ‘sensazioni’, siano corroborate da dati reali, prima di intervenire
La dottoressa Eanna Falvey, responsabile medico del World Rugby, ha spiegato in maniera approfondita lo studio a cui sta lavorando con il suo team, sulle colonne dello stesso Telegraph: “Abbiamo bisogno di informazioni e dati di buona qualità per prendere questo genere di decisioni. Ecco perché ne stiamo mettendo insieme in grande quantità, per esaminare l’impatto dei sostituti sul ritmo del gioco e sui tassi di infortunio. La prima cosa che dobbiamo capire con certezza è se la riduzione delle sostituzioni fa una grande differenza nei suddetti indici, e nel caso, se così fosse, iniziare a cercare le soluzioni pratiche a quel problema”.
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