Dopo quattro anni Christchurch è espugnata. Al termine di una partita meravigliosa Jordie Barrett e compagni festeggiano un grande successo
La settima giornata del Super Rugby Aotearoa si apre con il grande scontro tra Crusaders e Hurricanes. Imbattuti e imbattibili (sinora) i primi, in grande risalita i secondi, che cercano il colpaccio per riaprire completamente la lotta per la vittoria finale nel torneo neozelandese. Tantissimi All Blacks in campo e temi d’interesse, con Ben Lam all’ultima partita in maglia Hurricanes prima di partire per Bordeaux.
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La gara è sin da subito molto fisica, e i primi a colpire sono gli Hurricanes con un piazzato di Barrett che conclude un’azione partita da una devastante carica di Ardie Savea. Lo 0-3 dura pochissimo, con Mo’unga che dalla linea dei 10 impatta al dodicesimo minuto. Tre giri di lancette dopo arriva la prima magia di serata: touche profonda per i Crusaders, palla vinta e Goodhue assorbe due avversari e trova uno scarico meraviglioso per Mo’unga, che resiste all’impatto e segna la meta del 10-3. Gli Hurricanes però dimostrano di avere la scorza dura, e si fanno guidare da Umaga-Jensen. Il secondo centro lancia un’azione profonda e la chiude con un bell’assist per Goosen, che sprinta e vola per la meta del pari al 22esimo. Alla mezz’ora poi è ancora Barrett ad andare a segno dalla piazzola per il nuovo vantaggio ospite sul 10 a 13, ma un minuto dopo i Crusaders confezionano una meta praticamente irreale. Prima Paea lancia stretto Reece che fa il buco fino a ridosso dei 22 avversari, la sua sventagliata sulla sinistra parrebbe lunga, ma Bridge ci arriva e con un calcio a seguire la scaglia verso l’area di meta dove riesce a segnare in tuffo. Ancora una volta però gli Hurricanes rispondono colpo su colpo, e anche loro non fanno mancare lo spettacolo. Lunga azione che parte da metacampo, prima sventagliata da destra a sinistra, poi al contrario, fino a pescare l’accelerazione vincente di uno scatenato Goosen che firma la sua doppietta al 34esimo. Il piazzato finale di Barrett chiude il primo tempo sul 21 a 17 in favore degli Hurricanes, che dopo 40 minuti meravigliosi conducono con merito.
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Il secondo tempo si apre con un’azione infinita dei Crusaders che trovano un fuorigioco avversario e si portano sul -1 col piede di Mo’unga. Un problema al braccio costringe Laumape ad uscire dopo aver eroicamente cercato di rimanere in campo, in un match che lentamente i padroni di casa sembrano sempre più fare loro dal punto di vista del momentum (basta dire che dopo 13 minuti gli Hurricanes hanno avuto il pallone solo per il 10% del tempo). Alla prima occasione però i ‘Canes colpiscono, visto che un fallo di Sam Whitelock offre a Barrett la possibilità di colpire dalla piazzola: messaggio sfruttato e 20-24 con un calcio dalla linea dei 10 metri. Come per magia la partita si trasforma: gli Hurricanes ci mettono il carico di briscola e vanno a segno con Umaga-Jensen che sfonda finalizzando alla bandierina una lunga azione nei 22 dei suoi, contro dei Crusaders che di colpo sembrano essere in arretramento. La trasformazione di Barrett è sublime, un calcio perfetto dall’estremo destro del campo, e vale il 20-31. A un quarto d’ora dalla fine i Crusaders hanno una mischia con introduzione sui 5 metri avversari, a seguito di una grande azione personale di Mo’ounga. Palla tenuta e dopo una serie di cariche è Strange a riuscire a sfondare da due passi, trovando la meta del 27-31 che (validata dal TMO) rimette in discussione una partita davvero superba. Come in un infinito scambio gli Hurricanes tornano a colpire i Crusaders, e lo fanno al 72esimo con un altro calcio di Barrett (punito un fuorigioco) da poco oltre la linea dei 10 metri, un piazzato che da il break di vantaggio agli ospiti sul 27 a 34. Finita? Figuriamoci, i rossoneri si rituffano in avanti e guidati da Mo’unga trovano lo spazio per un’azione profonda, palla che viaggia al largo fino a Reece che punisce una stanca difesa avversaria. La trasformazione però è complicatissima, sull’estremità del lato destro del campo, lo stesso piede con cui calcia Mo’unga che sfiora solamente il palo. 32 a 34 a poco dalla fine, un finale degno di Hitchcock che si apre coi padroni di casa che recuperano il pallone nei propri 22 e hanno 80 metri da macinare per prendersi un clamoroso successo. La fuga di Jordan sulla destra sembra buona, ma la magia vera la fa Jordie Barrett che lo mette a terra e gli strappa il pallone prendendosi il fischio dell’arbitro. Palla calciata fuori e l’impresa è realtà: dopo quattro anni, dopo 36 partite vinte consecutivamente, i Crusaders cadono in casa. Tanto orgoglio per loro, ma questi Hurricanes sono stati davvero sublimi, e oltre a vincere il match riaprono la classifica del Super Rugby Aotearoa portandosi a -3 dai rivali.
Il tabellino di Hurricanes-Highlanders 32–34, Super Rugby Aotearoa:
Crusaders: 15 Will Jordan, 14 Sevu Reece, 13 Fetuli Paea, 12 Jack Goodhue, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Whetu Douglas, 7 Tom Christie, 6 Tom Sanders, 5 Mitchell Dunshea, 4 Samuel Whitelock, 3 Michael Alaalatoa, 2 Codie Taylor (c), 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Andrew Makalio, 17 George Bower, 18 Oliver Jager, 19 Quinten Strange, 20 Sione Havili, 21 Mitchell Drummond, 22 Brett Cameron, 23 Leicester Fainga’anuku
Marcatori Crusaders:
Mete: Mo’unga (16’), Bridge (30’), Strange (67’), Reece (75’)
Trasformazioni: Mo’unga (17’, 32’, 68’)
Calci piazzati: Mo’unga (12’, 46’)
Hurricanes: 15 Jordie Barrett, 14 Wes Goosen, 13 Peter Umaga-Jensen, 12 Ngani Laumape, 11 Ben Lam, 10 Jackson Garden-Bachop, 9 TJ Perenara (c), 8 Ardie Savea, 7 Du’Plessis Kirifi, 6 Reed Prinsep, 5 Scott Scrafton, 4 James Blackwell, 3 Tyrel Lomax, 2 Asafo Aumua, 1 Fraser Armstrong.
A disposizione: 16 Ricky Riccitelli, 17 Tevita Mafileo, 18 Alex Fidow, 19 Isaia Walker-Leawere, 20 Vaea Fifita, 21 Jamie Booth, 22 Vince Aso, 23 Chase Tiatia.
Marcatori Hurricanes:
Mete: Goosen (22’, 34’), Umaga-Jensen (61’)
Trasformazioni: Barrett (23’, 62’)
Calci piazzati: Barrett (8’, 29’, 41’, 57’, 73’)
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