Già permit player lo scorso anno, il trequarti argentino è pronto a una stagione da protagonista
Centosessantanove minuti. E’ il computo del tempo passato in campo con la maglia del Benetton, fino a questo momento, da Joaquin Riera, il centro argentino classe 1994 che dalla stagione 2020/2021 sarà parte integrale della rosa dei Leoni, dopo un anno da permit player.
Riera non vede l’ora di incrementare il suo minutaggio: “Devo dare il meglio di me, come ho sempre cercato di fare dall’anno scorso – ha raccontato al sito ufficiale del club biancoverde – Adesso magari avrò più opportunità e devo riuscire ad approfittare delle possibilità che mi saranno date durante l’anno.”
In una linea arretrata dove, in particolare in mezzo al campo, fanno bella mostra di sé diversi Azzurri, sarà inevitabile che chi, per scelta o per passaporto, non sarà fra i convocati di Franco Smith, si trovi a disputare tante partite, in una prossima stagione che si preannuncia particolarmente colpita dalla concomitanza fra incontri internazionali e giornate di campionato.
“Per la prossima stagione ho molta fiducia nel gruppo e in me stesso – dice Riera – Ci siamo già ripresi sul piano fisico, adesso stiamo lavorando più sull’aspetto tecnico. Ho molta fiducia, fame e sono carico.”
“È un gruppo che a livello di giocatori e di staff è molto competitivo soprattutto quest’anno, e questo ti fa alzare l’asticella.”
Sono già diverse stagioni che Joaquin Riera è in Italia, ed è riuscito a progredire e a maturare in un giocatore che può essere molto utile alla causa del Benetton, in particolare per la sua versatilità. Al mondiale under 20 del 2014, dove partecipò con i Pumitas, giocava estremo, ma quando poi arrivò all’Aquila a gennaio del 2015 venne impiegato esclusivamente come mediano di apertura, segnando tra l’altro 5 mete in 9 presenze.
Dopo essere tornato in Argentina e aver fatto parte della squadra nazionale a sette del suo paese, Riera è tornato in Italia nel 2017, ingaggiato dal Petrarca Padova. Con quest’ultimo club si è consumata la sua trasformazione in centro, ruolo primario ricoperto nelle tre stagioni disputate nel massimo campionato italiano, anche se sporadiche apparizioni con la maglia numero 10 o numero 15 non sono mancate.
Con sedici mete in quarantuno presenze (di cui 10 nelle prime 17, però, al primo anno al Petrarca), Riera si è dimostrato uno dei migliori trequarti dell’Eccellenza, poi Top 12, e il Benetton non si è lasciato sfuggire la possibilità di metterlo sotto contratto, non prima di averne verificato la consistenza lo scorso anno.
Nonostante dimensioni fisiche non troppo importanti, Riera è un giocatore tosto, con un’ottima tecnica di placcaggio e buone doti di attaccante. Prevedibilmente, Kieran Crowley lo utilizzerà principalmente come secondo centro, ma in caso di bisogno ha la notevole dote di potersi adattare in diversi ruoli della linea arretrata, una qualità non molto comune all’interno della rosa biancoverde.
Con una carriera in continua evoluzione, Riera arriva alle porte del momento apicale nella vita professionale di un giocatore con tutte le carte in regola per poter incidere sui destini del Benetton nella prossima stagione.
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