World Rugby ha approvato la proposta di calendario per la parte finale del 2020
Il rugby internazionale riapre i battenti: dal 24 ottobre tutte le principali squadre nazionali del mondo ovale ritorneranno ad affrontarsi per un autunno caldissimo.
World Rugby ha infatti approvato la deroga alla Regulation 9, l’insieme delle norme che regolano il calendario internazionale, e ha annunciato il ritorno dei test match a partire dal prossimo autunno, con due finestre internazionali separate fra emisfero nord ed emisfero sud.
Emisfero boreale
I fine settimana del 24 e del 31 ottobre vedranno la conclusione del Sei Nazioni 2020. Rimangono da giocare Irlanda-Italia del quarto turno e tutte e tre le partite del quinto: Italia-Inghilterra, Galles-Scozia, Francia-Irlanda. Con l’Inghilterra e la Francia prime a pari punti e l’Irlanda con due partite ancora da disputare, i giochi sono apertissimi per la conquista del trofeo.
La classifica provvisoria del Sei Nazioni 2020
Il 7 novembre verrà osservato un turno di stop, con le sei compagini europee che torneranno poi in campo a partire dal 14 fino al 6 dicembre. Ci sarà spazio per quattro test match per ciascuna nazionale.
Emisfero australe
Nel sud del mondo, invece, c’è da giocare il Rugby Championship. Nonostante le preoccupazioni per la partecipazione del Sudafrica al torneo, per il momento la finestra individuata per disputare il torneo va dal 7 novembre al secondo fine settimana di dicembre.
Gli organizzatori hanno chiesto alla Nuova Zelanda di disputare l’intera competizione sul territorio del paese, in modo da inserire gli atleti all’interno di una bolla protetta per il mese che il Championship richiederà per essere concluso.
Il rugby di club, intanto
La scelta di giocare da fine ottobre a inizio dicembre è stata fatta per permettere al Pro14, alla Premiership e alle coppe europee di portare a termine la stagione 2019/2020 nei modi che ogni competizione riterrà opportuni, ma con i club che avranno a disposizione le proprie rose al completo.
Ciononostante la decisione del Consiglio di World Rugby di aprire una finestra internazionale così ampia avrà un impatto significativo sulla stagione 2020/2021 dei maggiori campionati europei. Con il Top 14 destinato a ripartire il prossimo 5 settembre e ad andare avanti per tutta la finestra internazionale, e il Pro14 che ha individuato nel 3 ottobre una possibile data d’inizio della prossima annata, saranno numerose le giornate in cui i club dovranno fare a meno dei propri giocatori internazionali.
Il nuovo calendario internazionale
Lo spostamento e l’ampliamento della finestra internazionale 2020 è un’eccezione e non diventerà la regola.
Nonostante l’intenzione dei vertici di World Rugby di modificare lo svolgimento della stagione dei test match, negli ultimi mesi non si è riusciti a trovare per il momento una convergenza di interessi che permetta di rivoluzionare il calendario delle squadre nazionali.
Rimane uno dei fronti sui quali si lavorerà nei prossimi mesi.
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