Il tecnico degli avanti tira le somme della due giorni di lavoro fra Treviso e Parma
PARMA – Si è concluso con la seconda giornata di lavoro alla Cittadella del Rugby di Parma il primo raduno degli emergenti, la lista di oltre 40 giocatori di Top 12 e Pro14 che si sono presentati davanti allo staff della nazionale maggiore prima a Treviso e poi in Emilia e che costituiscono una sorta di riserva al gruppo degli Azzurri.
Test, palestra, lavoro in campo collettivo e di reparto, per una giornata che ha centrato gli obiettivi di partenza di Franco Smith e soci: “Per lo staff questo raduno era pensato per mettere alla prova un gruppo di giocatori sottoponendoli ad un livello più alto e far loro vedere come lavora la nazionale maggiore – racconta l’allenatore degli avanti Giampiero De Carli – L’obiettivo è far evolvere la mentalità dei giocatori italiani in generale, per superare sempre i propri limiti. In più, abbiamo sfruttato l’occasione per vedere tanti giocatori giovani, talentuosi e volenterosi, ma che hanno bisogno ancora di lavorare tanto.”
Proprio De Carli, insieme ad Alessandro Troncon è stato uno dei protagonisti del lavoro sul campo svolto dai 28 giocatori presenti a Parma, in particolare in un lavoro di mischia chiusa svolto con il gruppo di avanti a disposizione: “Allargare la rosa è un punto fondamentale, anche e soprattutto tra gli avanti, dove in alcuni ruoli può darsi che qualcuno dei giocatori in campo in questi due giorni debba trovarsi ad affrontare un livello con il quale non si è mai confrontato.”
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Diversi i giocatori afferenti a club del massimo campionato italiano, più coinvolti di prima nelle dinamiche del movimento e maggiormente sotto la lente d’ingrandimento dello staff tecnico azzurro. De Carli ne plaude gli sforzi e quello delle loro società: “I ragazzi provenienti dal Top 12 sono fisicamente pronti, ma sappiamo che vanno spinti ancora di più. Sono all’inizio di un percorso che può portarli a fare ancora meglio. I club fanno uno sforzo enorme in questo, e non possiamo fare altro che ringraziarli per il loro lavoro a tutti i livelli.”
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