John Barclay si è ritirato dal rugby

L’ex capitano scozzese dice basta a 33 anni

John Barclay

John Barclay – ph. Sebastiano Pessina

John Barclay, leggendaria terza linea (peraltro parte della celeberrima back row entrata nel mito e soprannominata ‘The Killer Bs’, con Kelly Brown e Johnnie Beattie) nonché capitano della Nazionale scozzese (76 Caps complessivi con la selezione del Cardo, dalla quale si era ritirato al termine della deludente Rugby World Cup 2019, la terza della sua carriera dopo quelle del 2007 e del 2011), ha annunciato ufficialmente – sulle colonne del Times – l’addio al rugby giocato, affermando che “il mio fisico ha dato abbastanza”.

Messa cosi la parola fine ad una carriera pro iniziata nell’ormai lontano 2004, vissuta con le maglie di Glasgow Warriors, Scarlets (con cui ha archiviato da protagonista il titolo del Pro12 2017) ed Edimburgo, club attualmente in testa alla conference B di Pro14, con cui ha giocato l’ultima partita della sua vita, lo scorso 28 febbraio, in casa, contro i Cardiff Blues, subentrando a 20′ dalla fine.

Leggi anche: I ritiri azzurri del 2020

Poche settimane dopo – attorno alla metà di marzo -, in un editoriale su RugbyPass, proprio Barclay affermò come diversi giocatori, probabilmente, avevano giocato la loro ultima battaglia sul rettangolo verde senza saperlo, con il finale di stagione e di carriera spazzato via improvvisamente ed irreversibilmente dall’emergenza sanitaria. Chissà se, già all’epoca, parlava, magari inconsciamente, anche della sua situazione specifica.

“L’opportunità di fare la cosa che più amo – come lavoro – per 16 anni, mi ha regalato una quantità di ricordi sufficiente per una vita intera”.

“Senza dubbio mi mancherà la brutalità fisica del gioco, ma quello di cui sentirò la mancanza più di ogni altra cosa è il senso di appagamento dopo una partita, derivante dalla condivisione di un obiettivo e di un traguardo comune, assieme a degli amici. I ricordi fuori dal campo rimarranno straordinari come quelli dentro il rettangolo verde”.

“Sapere che non potrò chiudere la mia carriera al BT Murrayfield mi lascia dentro un pizzico di tristezza, ma ero un grande fan della squadra – in quello stadio – prima di entrare a farvi parte, e rimarrò tale anche ora”, ha commentato, parlando del suo addio, John Barclay al sito ufficiale di Scottish Rugby.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Sei Nazioni: la formazione del Galles per l’Inghilterra

A Cardiff ultima occasione per i Dragoni per acciuffare un risultato positivo. Due cambi nel XV iniziale

item-thumbnail

Sei Nazioni, Scozia: la formazione per la trasferta in Francia

Due cambi rispetto alla vittoria contro il Galles. La Scozia ha vinto solo una volta in 25 anni a Parigi

item-thumbnail

Sei Nazioni: tre grandi ritorni e una bocciatura nella formazione dell’Irlanda che sfida l’Italia

Sei cambi per Simon Easterby, che ritrova giocatori importanti reduci da un infortunio

item-thumbnail

Sei Nazioni: un grande ritorno nella formazione della Francia che si gioca il torneo contro la Scozia

Galthié ritrova un giocatore fondamentale per il match più delicato, quello che può valere il trofeo

item-thumbnail

Sei Nazioni: la formazione dell’Inghilterra per la sfida al Galles

Nazionale della Rosa pronta alla battaglia di Cardiff contro i Dragoni

item-thumbnail

Irlanda, il “colpevole” Andrew Porter rompe il silenzio dopo l’infortunio di Dupont

Il pilone dei Verdi è stato messo sotto accusa dal tecnico Fabien Galthié nel suo rapporto post-partita