Il centro romano lascia la Lazio dopo 10 stagioni e vestirà la maglia dell’Alcobendas
Avventura in salsa merengue per Valerio Lo Sasso, 27enne romano che nella prossima stagione giocherà con gli spagnoli dell’Alcobendas Rugby. Nato nella Capitale il 13 dicembre 1992, Lo Sasso – Nazionale italiano beach rugby, per la quale, nelle ultime tre estati ha rivestito in due occasioni il ruolo di giocatore, ed in una quello di fisioterapista – ha legato praticamente tutta la sua carriera alla Lazio, squadra con la quale ha debuttato nel 2009. Nei seguenti 11 anni ha vestito solamente la maglia biancoceleste, con la quale ha disputato 12 partite nell’ultimo Top12 segnando una marcatura.
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Roccioso centro (178 cm per 90 kg), nella prossima stagione vedrà aprirsi le porte della Liga Heineken, nome brandizzato della Division de Honor, la massima categoria iberica. L’Alcobendas ha chiuso l’ultimo campionato, fermato come tutti gli altri, al terzo posto, ma nella prossima stagione sta allestendo una squadra che gli possa permettere di salire ancora di colpi. Per fare questo ha pensato a Lo Sasso – trasferitosi a Madrid per una nuova esperienza di vita e di lavoro -, che avrà il non semplice compito di sostituire l’irlandese John Semple, che tanto bene ha fatto nelle ultime stagioni in maglia granata.
“Ho deciso di trasferirmi a Madrid per aiutare mia sorella e mio fratello nel portare avanti il ristorante di famiglia nella capitale iberica. Poi, avendo anche il grande desiderio di continuare anche nella mia attività ovale, ho trovato un accordo con Alcobendas, realtà importante che si appoggia su strutture solide, con sponsor di rilievo”, ha spiegato Lo Sasso ad OnRugby, elemento importante della selezione italiana beach. Un team che, nonostante il cambiamento, vorrebbe continuare a frequentare.
“Ho solo 27 anni. Mi piacerebbe restare nel giro della nazionale beach ancora per i prossimi 2/3 anni e giocarmi le mie carte in campo. Ho avuto la fortuna di essere parte attiva della selezione da giocatore, ma anche da fisioterapista. In questa vesta ho capito fino in fondo le peculiarità uniche, e niente affatto banali – in primis sul lato atletico – di questa variante così particolare del nostro sport. Il coefficiente di fisicità è elevatissimo, ancor più a livello internazionale. Peraltro le regole europee sono leggermente diverse da quelle del nostro campionato domestico. E’ necessario, oltre ad un intenso lavoro fisico, anche un momento di adattamento all’interpretazione continentale”, ha dettagliato Lo Sasso, prima di dedicare un saluto alla Lazio.
“Nei 10 anni che sono rimasto lì (alla Lazio, ndr), il club è diventato come casa. Sono nato rugbisticamente a Roma Sud, ma alla Lazio sono entrato in una dimensione speciale, dove ho costruito tantissime amicizie. Dare l’annuncio del mio addio ai compagni è stato veramente duro”, ha concluso.
Queste le parole del management della formazione di Alcobendas, cittadina della zona di Madrid: “Ingaggiare Lo Sasso è un’opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire. È giovane ma ha già grandissima esperienza in un campionato come il Top12, dunque contiamo su di lui per dare grande fosforo ai nostri trequarti. È un giocatore completo, forte a contatto e in difesa, siamo molto contenti di averlo con noi”.
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