Mete decisive di Boni e Tuivaiti. Buona prova di Garbisi, Lamaro fuori nel primo tempo dolorante al ginocchio
Dopo 168 giorni di pausa, Benetton e Zebre tornano in campo nell’anticipo del 14esimo turno del Pro14, in un Monigo a porte chiuse. La serata, prima che gli aspetti di campo prendano il sopravvento, inizia con l’ingresso solitario di Alessandro Zanni, applaudito dai pochi presenti, all’ultima uscita con la maglia dei Leoni. Un momento toccante seguito da un minuto di silenzio in memoria di tutte le persone morte a causa del covid, e per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato nel periodo di emergenza sanitaria.
La partita
“Ci aspetteranno due partite inizialmente saranno molto veloci, con diversi errori e probabilmente diversi falli. Gli stessi arbitri e le due squadre avranno a che fare con nuove interpretazioni del regolamento. Quindi mi aspetto probabilmente dei match con alcuni alti e bassi, dovremo adattarci ad ogni cosa in maniera migliore degli avversari e speriamo di portare a casa il risultato”, aveva detto alla vigilia della partita Kieran Crowley, coach del Benetton, prevedendo esattamente ciò che è andato in scena a Monigo.
Una partita in cui, dopo un avvio tutto sommato brillante da entrambi i lati, fatica ed errori hanno fatto capolino in maniera prepotente – come prevedibile e comprensibile dopo uno stop di 6 mesi -, già attorno al 15′ del primo tempo, accompagnando senza soluzione di continuità le due squadre per tutti gli 80′. Fotografia del match? La prima meta della partita, marcata dalle Zebre al 22′, su un’azione paradossalmente nata da un lancio fuori misura in rimessa laterale di capitan Bigi.
La cronaca
Dopo il calcio d’avvio, ottima difesa del Benetton Rugby che costringe le Zebre ad un’uscita con il calcio in touche dai loro 22 dopo alcune fasi senza essere andate oltre la linea del vantaggio palla in mano. Sugli sviluppi della rimessa laterale, il Benetton organizza un eccellente multifase, guidato da un Didi Duvenage subito brillante in regia, con Meyer che spende un fallo professionale in zona rossa e concede un semplice piazzato per il 3-0 locale al 3′.
Le Zebre faticano in avvio in touche, con un paio di lanci fuori misura, ma non appena sistemano il sincronismo della rimessa laterale, iniziano a carburare con il drive -arma letale della serata -, mettendo in grande difficoltà in tre occasioni i biancoverdi e lucrando un paio di penalty, che permettono al team di Parma di risalire il campo e portarsi in zona d’attacco. Al 22′, poi, dopo un periodo positivo, giocato prevalentemente in zona d’attacco, arriva la prima meta della serata. Lancio sballato in rimessa laterale attorno ai 22 di Bigi: sulla palla, però, si avventa Carlo Canna, con un istintivo calcio per se stesso. Duvenage lo anticipa in area di meta, ma non riesce a controllare l’ovale, che schizza tra le mani di Boni, prontissimo a siglare la marcatura pesante. Canna trasforma per il 7-3 al 23′.
Poco dopo, purtroppo, Michele Lamaro, super efficace al placcaggio in avvio, è costretto ad uscire dal campo, dolorante al ginocchio destro.
Nel finale di tempo, le Zebre, che sfiorano la seconda meta con Bellini – fiondatosi come un falco su un calcio alto di Canna, dopo alcune fasi piuttosto confuse, ma fermato in extremis da Sarto – si portano sul break di vantaggio: calcio contro Nemer (Leoni oltremodo fallosi nel primo tempo) in mischia ordinata in zona rossa, con Canna che centra i pali e manda la partita alla pausa lunga sul 10-3 esterno. Intervallo a cui si va con i Leoni in 14, per il placcaggio alto su Bellini.
Nella ripresa, il Benetton riparte forte: dopo pochi secondi un tenuto di Sperandio forzato su Mori permette ai Leoni di risalire il campo ed orchestrare un multifase corrosivo, fermato da Piardi, che fischia un penalty contro Mbandà che non rotola via in tempo. Garbisi centra i pali per il 6-10 al 44′. Sull’abbrivio i Leoni hanno la grande chance per andare avanti: cross-kick superbo di Garbisi dentro i 22 difensivi dei Leoni per Steyn all’ala, con il flanker azzurro che naviga sino alla metà campo avversaria, attivando la corsa di Hayward con tempismo perfetto. L’estremo allarga su Leonardo Sarto che sembra poter marcare alla bandierina, ma non riesce a concretizzare con il pallone perso in avanti.
Al 50′, Alessandro Zanni esce dal campo, ricevendo il tributo e l’applauso dei presenti a Monigo. Esce di scena, però, anche la partita, con fatica ed errori, che, proprio come nel primo tempo aumentano esponenzialmente. L’evento che decide la sfida, con le Zebre che lentamente riprendono il controllo dell’incontro, arriva al 65′. Dopo un piazzato non a segno, Antonio Rizzi va per la touche. Il carrettino che si genera sui 22 è efficace e riporta i ducali in zona rossa. Dopo una serie di pick’n’go, la carica decisiva è di Tuivaiti, che marca la seconda meta – trasformata da Rizzi – che chiude di fatto il match con il 6-17.
A tempo scaduto, dopo il giallo a Sisi, la meta di Riera, convertita da Keatley, fissa il definitivo 13-17. Errori, fatica e Zebre, dunque, per una partita, però, che, come detto nella preview odierna, ha un valore che va ben al di là del mero risultato finale, che arride con merito alle Zebre. 80′ che spostano poco in termini di classifica, ma che permetteranno ai due staff di tracciare i primi bilanci sulla preparazione, valutando – in primis – lo stato di condizione atletica dei loro team. Appuntamento a domenica prossima, al Lanfranchi di Parma, per un bis in cui vedremo, quasi certamente, delle portate ovali più gustose.
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Il tabellino di Benetton Rugby v Zebre Rugby, Pro14 ’19/’20
Benetton Rugby: 15 Jayden Hayward; 14 Luca Sperandio, 13 Joaquin Riera, 12 Luca Morisi, 11 Leonardo Sarto; 10 Paolo Garbisi, 9 Dewaldt Duvenage; 8 Bram Steyn, 7 Michele Lamaro, 6 Alberto Sgarbi (c); 5 Federico Ruzza, 4 Alessandro Zanni; 3 Filippo Alongi, 2 Tomas Baravalle, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Cherif Traore, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Lazzaroni, 20 Manuel Zuliani, 21 Charly Trussardi, 22 Ian Keatley, 23 Marco Zanon
Marcatori Benetton Rugby
mete: Riera (82′)
trasformazioni: Keatley (83′)
punizioni: Garbisi (3′, 44′)
Zebre Rugby Club: 15 Michelangelo Biondelli; 14 Jamie Elliott, 13 Giulio Bisegni (c), 12 Tommaso Boni, 11 Mattia Bellini; 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi; 8 Giovanni Licata, 7 Johann Meyer, 6 Maxime Mbandà; 5 Leonard Krumov, 4 David Sisi; 3 Eduardo Bello, 2 Luca Bigi, 1 Daniele Rimpelli
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Cristian Stoian, 20 Jimmy Tuivaiti, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Antonio Rizzi, 23 Federico Mori
Marcatori Zebre Rugby Club
mete: Boni (22′), Tuivaiti (65′)
trasformazioni: Canna (22′), Rizzi (65′)
punizioni: Canna (38′)
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