All Blacks: quella volta che ci scordammo Richie McCaw in albergo

Colpa di James Parsons, allora matricola dei tuttineri, che aveva il compito di assicurarsi della presenza del capitano

Richie McCaw

Richie McCaw – ph. Sebastiano Pessina

James Parsons ha 33 anni ed è uno dei leader dei Blues di Auckland. Un giocatore forte, abile, a cui però è mancato quel quid in più per poter competere con i migliori ed ottenere con continuità un posto nelle convocazione degli All Blacks.

A suo nome si contano due caps in maglia nera, uno nel 2014 e uno nel 2016. E fu proprio nella prima delle sue partecipazioni, durante il tour in Europa della squadra in novembre, che il tallonatore si scordò in albergo Richie McCaw.

Sì, spieghiamo. Per gli All Blacks funziona così: ad ogni giocatore viene affidato un buddy, un compagno; ogni volta che si sale sul bus per un qualsiasi spostamento, o comunque ogni volta che è necessaria una conta, basta che ogni coppia si assicuri della presenza dell’altro componente del duo per non lasciare nessuno a casa. Nel tour del 2014, la matricola Parsons è accoppiata con il capitano.

“Prima settimana con la squadra. Mi ricordo che scendiamo le scale e io sono dietro Richie – ha raccontato Parsons all’Aotearoa Rugby Pod – e ovviamente lui viene fermato da alcuni tifosi. Io salto sull’autobus e mi siedo pensando: okay, fantastico, è qui.”

“Arriviamo al campo di allenamento e tutti si guardano intorno: ‘hey, ma dov’è Richie?’ e io: ‘tranquilli, è qui, sono sceso con lui’. Ma in effetti tutti si accorgono che non era sul bus. Kieran Read mi fa: ‘cavolo, hai lasciato il capitano in hotel.’ Era il mio secondo giorno, ero pietrificato.”

“Cinque minuti dopo, Richie spunta da dietro l’angolo corricchiando. Era venuto di corsa dall’hotel al campo di allenamento. Ed io ero tutto un ‘mi dispiace, mi dispiace’, mentre lui ‘nah, nah, colpa mia’.”

Insomma, se pensavate che essere una matricola fosse difficile ai tempi della vostra under 16, non avete fatto i conti con la squadra più forte del mondo e con le sue tradizioni. Come quella del posto a sedere in autobus: i posti in fondo sono riservati a chi ha più caps, quelli davanti si affollano subito. E James Parsons, sempre lui, si è seduto più di una volta sulle scale vicino al guidatore.

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