Italia: un raduno cruciale in vista di ottobre, ma tanti gli assenti

Dal 4 a 9 settembre a Parma un momento decisivo per avvicinarsi alle sfide di ottobre, ma ci sono tanti Azzurri fermi ai box

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Italia: raduno dal 4 al 9 settembre – ph. Sebastiano Pessina

Dopo poco meno di due mesi, Franco Smith chiama di nuovo a raccolta gli Azzurri: sarà un raduno di sei giorni, cruciale per la nostra nazionale in vista di ottobre, quando si troverà ad affrontare le corazzate Irlanda e Inghilterra nella conclusione del Sei Nazioni 2020.

Nel frattempo, nonostante tutti gli ostacoli in campo e fuori, un paio di cose sono successe: il mini-ritiro degli emergenti, ad esempio, e il primo dei due derby d’agosto fra Zebre e Benetton.

Una partita, quella dello scorso fine settimana, che probabilmente non avrà lasciato particolarmente contento il tecnico sudafricano, visti soprattutto i ritmi tutt’altro che compassati tenuti dalle altre compagini del Pro14, e soprattutto proprio dalle squadre irlandesi: Munster e Leinster hanno impressionato nel loro faccia a faccia, ma anche Connacht e Ulster hanno dato vita a una sfida viva, giocata su livelli tecnici e atletici superiori a quelli che le due franchigie italiane hanno messo in campo.

Anche per questo il raduno di Parma nella prima settimana di settembre sarà un momento chiave, con lo staff azzurro che vorrà aumentare bruscamente i giri del motore dei propri atleti.

Le assenze

Con la Premiership in corso non saranno a disposizione Matteo Minozzi e Jake Polledri. Inoltre, i numerosi infortuni tra le fila delle due squadre di Pro14 hanno un po’ cambiato la lista dei nomi rispetto a quella dello scorso luglio.

Michelangelo Biondelli, Tommaso Castello, Oliviero Fabiani, Andrea Lovotti, Giovanni Licata, Marco Manfredi,  David Sisi, Michele Lamaro, Tiziano Pasquali, Nicola Quaglio, Federico Zani: ecco la lunga lista degli Azzurri fermi ai box.

Ecco dunque che ne beneficiano Cherif Traore e Daniele Rimpelli in prima linea, mentre la presenza di Matteo Nocera a destra, concomitante con l’assenza di Pasquali, testimonia la sostanziale rinuncia a Simone Ferrari.

In seconda linea ecco Leonard Krumov. Il classe 1996 prende il posto dell’infortunato Sisi: è la sua prima, vera occasione per dimostrare qualcosa in più. Atteso al salto di qualità definitivo, l’ex Viadana sembra pronto ad una stagione importante per la sua carriera, dopo un 2019/2020 tutto sommato deludente.

“Sono consapevole di dover dare qualcosa di più, ora più che mai vista l’importanza del mio ruolo e le assenze temporanee di alcuni miei compagni di squadra. La cosa non mi mette pressione, ma anzi mi dà delle motivazioni in più per continuare a far bene e per mostrare il mio vero valore” ha detto il giocatore in settimana.

In terza linea ecco Marco Barbini. Lasciato da parte da Conor O’Shea nel momento forse migliore della carriera, oggi il flanker del Benetton viene richiamato in gruppo viste le assenze di Licata, Lamaro, Polledri, dopo una stagione, quella interrotta, dove aveva racimolato molti meno minuti che in passato. Vedremo se Franco Smith, che non lo ha avuto a Treviso, deciderà di ritenere il 30enne utile alla causa azzurra. Inaspettato, comunque, che il sudafricano abbia preferito Barbini e Tuivaiti a Giovanni Pettinelli, forse l’unico nome assente a sorpresa dalla lista dei 33.

Luca Petrozzi compie una sorta di sorpasso nei confronti di Nicolò Casilio: il mediano delle Zebre era stato invitato al raduno di luglio e, parimenti al collega del Benetton, aveva partecipato alla due giorni degli emergenti, ma oggi è il secondo ad essere aggregato al gruppo.

Edoardo Padovani è l’ultimo giocatore della lista che beneficia di una assenza per infortunio, quella di Michelangelo Biondelli, per riottenere una convocazione che fino in questo momento era stata impedita a sua volta dall’operazione a cui si era sottoposto a marzo.

Ghiraldini e l’importanza di questo raduno

Discorso a parte per Leonardo Ghiraldini: il totem azzurro farà parte del gruppo in qualità di invitato per poter portare la sua robusta dose di esperienza, e nel contempo mettere una pezza alle carenze nel ruolo di tallonatore.

La nazionale italiana ha bisogno urgente di salire di colpi, e non sarà facile farlo con così tante assenze. Si tratta sicuramente di una possibilità in più per Franco Smith e lo staff di dare un’occasione a diversi atleti, allargando il giro ed aumentando la competizione per la maglia, ma al tempo stesso c’è la necessità di lavorare con uno standard di qualità massimo: sei partite internazionali praticamente consecutive fra ottobre e novembre sono una sfida che gli Azzurri non hanno mai affrontato. Sarà cruciale arrivare al massimo per non pagare dazio e provare a portare a casa qualche risultato.

Lorenzo Calamai

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