Marco Barbini e Edoardo Padovani sull’importanza della vittoria e le emozioni della gara
Il Benetton ha chiuso con una vittoria la stagione 2019/2020. Una annata leggermente in calo rispetto al recente passato, complice anche l’innalzamento dell’asticella delle aspettative. Alla fine, il bilancio dice 6 vittorie e un pareggio in 15 gare, un risultato poco sotto il 50% di risultati positivi che, comunque, fino a qualche anno fa rimaneva un miraggio, anche se bisogna tenere conto delle 4 gare giocate contro un medesimo avversario, le Zebre.
Proprio la franchigia ducale aveva incrementato il proprio bottino di vittorie con il trionfo corsaro nel primo dei due derby d’agosto, compromettendo così la possibilità del Benetton di andare in positivo nel bilancio vittorie/sconfitte. Una sconfitta, quella di venerdì scorso, che ai Leoni è rimasta indigesta, lasciando una grande volontà di riscatto.
“E’ un risultato che abbiamo cercato, abbiamo imparato la lezione e abbiamo lavorato sugli errori – dice Marco Barbini, che ha vestito con brillantezza la maglia numero 8 – Abbiamo avuto una settimana lunga in cui lavorare, ci è servito e abbiamo portato a casa il risultato, anche se potevamo fare ancora meglio”.
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“Tornare in campo è stato comunque complicato. C’è stata una parte mentale che bisogna considerare, insieme a una parte fisica visto che sono stati mesi in cui si è rimasti a lavorare da soli a casa, poi si è tornati con il gruppo. Inoltre si deve mettere in conto che in questo periodo solitamente facciamo amichevoli, c’è molto caldo e non è molto facile giocare tutti gli 80 minuti ad alta intensità, difatti si gioca di sera. Ci sono sempre più errori durante i match di questo periodo, soprattutto con questo caldo. Perciò si può fare sempre meglio, ma è un buon punto di partenza“.
Chi a tornare in campo ci teneva come e più degli altri era Edoardo Padovani, che nel frattempo ha lasciato le Zebre per accasarsi a Treviso. Nella sua prima volta a Parma dopo l’addio, per di più coincidente con l’esordio con il Benetton e con il ritorno in campo dopo l’operazione di marzo, l’estremo veneto non ha deluso le aspettative: “Mi sento bene fisicamente, c’è ancora del lavoro da fare, però sto bene. Anche a livello di squadra abbiamo tenuto bene fisicamente gli ottanta minuti e sono molto contento dei ragazzi“.
“Sono felice di essere tornato a Parma – ha detto l’estremo – E’ stata una cosa romantica, perché ho cambiato club, non giocavo da sei mesi e la prima partita con il Benetton sono tornato dove ho giocato negli ultimi sei anni. Quindi è stato davvero emozionante vedermi allo specchio con la maglia del Benetton Rugby, è stato bello.”
“Siamo contenti di aver chiuso questa stagione nel migliore dei modi, adesso abbiamo una piccola pausa e poi torniamo sotto a lavorare per l’inizio della prossima stagione.”
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