Italia, De Carli: “Stiamo vedendo più giocatori possibili. Dovremo trovare qualcosa di speciale per competere con l’Irlanda”

L’allenatore degli avanti azzurri ha parlato in conferenza, dal raduno di Parma

De Carli

Giampiero de Carli ph. Sebastiano Pessina

A margine della prima giornata di raduno azzurro in quel di Parma, Giampiero de Carli, assistente allenatore della mischia degli azzurri, ha parlato alla stampa in una video conferenza, facendo il punto della situazione in vista dei prossimi sei giorni e degli impegni autunnali.

Livello atletico e rapporto con Quintin Kruger

Impegni, performance ed auspicabili successi, quelli azzurri, che passano innanzitutto dallo stato atletico – chiodo fisso di coach Franco Smith – dei ragazzi. Situazione, questa, curata con attenzione dal nuovo preparatore Quintin Kruger, coadiuvato da Giovanni Sanguin. Un professionista, il sudafricano, con cui lo staff in toto ha già instaurato un buon rapporto.

“Prima di cominciare i lavori sul campo, abbiamo parlato molto. Sta portando i suoi metodi, venendo incontro alle nostre esigenze. Ci stiamo trovando molto bene assieme: riusciamo a collegare positivamente gli esercizi in palestra al lavoro specifico per gli avanti sul campo. La prima impressione sulla collaborazione è molto positiva”, ha spiegato de Carli, prima di dettagliare lo stato effettivo di salute del gruppo.

“Stiamo andando in avanti passo dopo passo. I ragazzi stanno svolgendo un buon percorso di crescita sotto il piano atletico anche grazie agli staff delle due franchigie, che li hanno messi nelle condizioni ideali per lavorare. Hanno risposto molto bene, mostrandoci netti miglioramenti, ma ora viene la parte più importante, nei prossimi 50 giorni. Quella in cui dobbiamo tirare fuori il meglio”.

Insidie irlandesi

Non basterà il 100% per tenere testa a Sexton e compagni, in casa. Ne è consapevole l’ex prima linea della nazionale, che si aspetta, per essere competitivi, dei ragazzi in grado di lavorare al meglio nelle prossime settimane, per salire di colpi in modo importante e magari andare anche oltre gli attuali limiti. “La partita di Dublino, la prima di una lunga serie, sarà difficile. Non possiamo sapere se saremo al massimo della forma. Anche perché arriveremo al match con poche partite nelle gambe, ma stiamo mettendo sul tavolo tutto, ma proprio tutto quello che è a nostra disposizione per portare i ragazzi al top della condizione per fine ottobre. Dobbiamo però misurarci non solo su noi stessi, ma pure rispetto a formazioni di un certo livello, che arriveranno all’appuntamento rodate, tra playoff di Pro14, Coppe Europee e Premiership. Dovremo trovare qualcosa di speciale dentro di noi per essere competitivi in Irlanda”.

Profondità della rosa degli avanti, tra nuovo che avanza ed usato sicuro

Partita in cui, nonostante non sia ancora stato chiamato dal nuovo staff, potrebbe esserci anche Simone Ferrari, tra i più brillanti nel derby celtico dello scorso weekend, apparso nuovamente su standard pre mondiale, come spiegato da de Carli, pungolato sul tema. “Stiamo cercando di visionare più giocatori possibili, visto che abbiamo di fronte a noi un blocco di 6 partite in 7 settimane, peraltro non in mezzo ad una stagione classica, ma quasi alla ripresa dopo un lungo stop. Simone Ferrari è sicuramente un giocatore che non uscito dai nostri pensieri, anzi. Sappiamo cosa può darci. Ma stiamo guardando anche al percorso dei diversi giovani avanti che stanno iniziando a farsi largo nelle due franchigie, ed a tutti quelli, attualmente in Top12, che stiamo coinvolgendo attraverso il progetto emergenti. Già nel doppio confronto celtico abbiamo notato buone prove su entrambi i lati del campo di alcuni elementi giovani – che non a caso sono qua con noi in questi giorni a Parma -, chiamati ora a ripetersi anche in contesti diversi da quello sempre particolare del derby”.

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