L’amministratore della franchigia ducale fa il punto in casa Zebre a pochi giorni dalla chiusura della stagione del Pro14
Con la stagione 2019/20 del Pro14 chiusa da pochi giorni, Andrea Dalledonne fa il punto della situazione in casa Zebre. L’amministratore unico della franchigia ducale è stato intervistato dalla Gazzetta di Parma, ha raccontato come l’idea societaria sia sempre quella di dare spazio ai giovani, meglio ancora se italiani. Anche per questo, oltre che per discorsi legati al budget, non sono stati ingaggiati nuovi stranieri durante l’estate e, sempre riferendosi ai conti societari, è stato sottolineato come sia lo staff tecnico e amministrativo, che i giocatori, hanno rinunciato volontariamente a un terzo dello stipendio a causa dei danni fatti dalla pandemia.
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Un aspetto molto importante nelle parole di Dalledonne è quello legato alla territorialità, visto che per diversi anni non si è creata una vera comunità intorno al rugby parmigiano e alle squadre della zona. Il nuovo accordo con la Rugby Parma però fa pensare positivo il dirigente delle Zebre, che giocherà con una maglia definita “zebrizzata”, e che potrebbe aprire comunque la strada a un’unione di tutte le società del territorio. Di fronte a tanti emiliani in squadra, secondo Dalledonne ci sono pochi parmigiani, e la speranza è che questa tendenza si possa invertire nel prossimo futuro.
Un futuro dove sarà importantissima, secondo Dalledonne, la stabilità data dall’aver creato una base tecnica con Bradley e lo staff medico-fisioterapico della società, che dunque può lavorare secondo una linea tracciata in maniera chiara.
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