Il colosso dell’e-commerce sembra interessato all’ingresso nel mondo del rugby
L’Autumn Nations Cup finisce nel mirino di Amazon. Secondo quanto riportato dalla stampa inglese e confermato anche da WalesOnline infatti, il colosso dell’e-commerce sarebbe interessato a trasmettere le partite internazionali della nuova competizione ovale del prossimo novembre, nata per sostituire i classici Test Match.
La situazione
Lo scorso febbario il Six Nations Council ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita dei diritti televisivi delle sei nazionali in un unico pacchetto che include il torneo maschile, quello femminile, quello under 20 e i test autunnali. Già dal mese di marzo hanno iniziato a rincorrersi le voci sulla trattativa avviata tra Sky Sports UK e il Board per l’acquisizione dei diritti per il Regno Unito, ma al momento le parti sembrano ancora distanti dal trovare un accordo. Una situazione di stallo che avrebbe fatto intravedere all’azienda di Jeff Bezos, col suo servizio Prime Video, l’opportunità di provare ad accaparrarsi l’inedita Autumn Nations Cup di questo novembre (di cui a questo link trovate il calendario completo).
Il quadro economico
Quella di Amazon, che durante gli ultimi sei mesi – a causa delle modifiche sulle abitudini di spesa – ha ulteriormente aumentato il valore del suo brand e delle sue azioni, sarebbe un’operazione ampiamente sostenibile dal punto di vista economico e nemmeno tanto nuova visto che Prime già trasmette i match del “Boxing Day” della Premier League e le sfide dello US Open di tennis. Iniziative una tantum o comunque legate e singoli eventi, come probabilmente avverrebbe nel caso del rugby, con lo scopo di attrarre e fidelizzare nuovi abbonati alla piattaforma di vendita.
La possibile trattativa, la strategia di marketing, lo scenario
A gestire le trattative relative ai diritti tv per l’Autumn Nations Cup sarà appunto il Board del Sei Nazioni, un organo decisionale che si è sempre mostrato aperto alle novità: questo per Amazon potrebbe essere un ulteriore punto a favore.
Inoltre, come sottolinea l’esperto di economia Andy Sutherden, il periodo novembrino potrebbe far scattare una strategia di marketing da non sottovalutare che andrebbe a coincidere col “Black Friday” (previsto per il 27 novembre 2020) e tirare la volata verso Natale: l’obiettivo è quello di allargare il bacino di utenti, farli stare sulla piattaforma per un tempo prolungato, come quello del lasso di una partita di rugby, e nel frattempo avvicinarli all’immenso catalogo di vendite; cosa che sta succedendo in queste settimane con il documentario “All or Nothing” dedicato al Tottenham, che ha fatto registrare (come effetto collaterale) un’aumento di richieste dei libri scritti sul noto allenatore Josè Mourinho, oggi manager del club calcistico londinese.
Tornando al primo punto del paragrafo, una nuova domanda ora si “staglia” sull’orizzonte televisivo: e se Amazon diventasse il broadcaster ufficiale di tutto il torneo in tutte le nazioni coinvolte, Italia compresa? Vedremo come andranno le cose.
L’attualità
Al momento da un portavoce del Sei Nazioni arriva questa dichiarazione: “Siamo impegnati nella finalizzazione degli accordi della nuova competizione autunnale. Verrà fatto un annuncio quando tutto sarà portato a termine”. Nessuno sembra quindi troppo sbottonarsi per questa Autumn Nations Cup. Vedremo come nelle prossime settimane evolveranno le cose.
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