Il trequarti fissa i suoi obiettivi per contribuire maggiormente ai successi di squadra in vista del 2020/2021
Il Benetton Rugby ha ripreso ad allenarsi in vista del Pro14 2020/2021. La squadra veneta, dopo il doppio derby con le Zebre che ha chiuso la precedente stagione – bilancio di una vittoria e una sconfitta – in questa annata ha voglia di tornare a recitare un ruolo da protagonista.
Nella rosa dei Leoni, c’è in particolare un giocatore che non vede l’ora di riassaporare il campo: Luca Sperandio. L’utility back azzurro (6 caps con l’Italia) ha parlato al sito ufficiale del Benetton Rugby facendo il punto della situazione: “Gli allenamenti sono ripresi, dopo un periodo non troppo lungo di vacanza. Comunque è stato positivo, tutti dovevamo recuperare dopo la lunga mole di lavoro fatti in questi mesi. Ci siamo rivisti subito in campo e ho visto molta energia da parte di tutti, anche se eravamo un po’ decimati. Comunque c’è stata una bella energia e siamo tutti in forma”.
Poi continua nella sua “fotografia” ripensando al duello con le Zebre: “Per quanto riguarda i due derby, sono stati molto intensi, sia fisicamente che mentalmente perché queste partite sono molto sentite sia da noi che per loro. La prima partita è stata sottotono come livello di gioco perché era comunque la prima gara giocata dopo tanto tempo. Invece nella seconda c’è stato più gioco, abbiamo mosso maggiormente la palla e si è visto, avendo portato a casa il risultato. Comunque penso siano stati tutti e due positivi“.
Virata sul 2020/2021 e un inizio inevitabilmente posticipato: “Partire a settembre sarà un po’ diverso rispetto agli anni scorsi perché di questi tempi avremmo già iniziato il campionato. Comunque non dovrebbe cambiare nulla perché alla fine siamo in forma e pronti per partire anche più tardi; non credo cambierà molto“.
Infine una panoramica sui prossimi obiettivi personali: “Come obiettivi personali penso di dover dimostrare ancora di più quest’anno di essere un giocatore importante per la squadra, di avere un po’ più di costanza e soprattutto più mentalità. Non dico da leader, perché alla mia età è ancora un po’ presto, però comunque di essere consistente in tutte le partite in cui lo staff tecnico deciderà di mandarmi in campo“.
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