Diversi elementi chiave dei tutti neri non sembrano internazionati ad allontanarsi per dieci settimane dalle proprie famiglie
Può sembrare assurdo visto che la profondità è uno dei punti di forza degli All Blacks, ma nel Rugby Championship che si giocherà nei prossimi mesi i neozelandesi potrebbero avere grossi problemi nel fare la formazione. Per chi pensava che semplicemente spostando il torneo in Australia (come avvenuto negli scorsi giorni) si potessero risolvere tutti i problemi, bè la situazione non è così semplice. Il problema sostanzialmente qual è? Le dieci settimane che i giocatori dovranno trascorrere lontani da casa per partecipare al Championship. Sei, e questo è logico, saranno i weekend di gare, dunque un mese e mezzo sarà trascorso solamente all’interno del gruppo squadra per le partite. Ci sono però due settimane di quarantena da fare all’arrivo in Australia, e altre due in uscita. Si parla dunque di oltre due mesi senza contatti con le proprie famiglie, e diversi elementi chiave della Nuova Zelanda si sarebbero già tirati fuori, come riportato dal portale RNZ.co.nz.
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Nomi tutt’altro che secondari, perché ad esempio la posizione di mediano d’apertura sarebbe falcidiata. Richie Mo’ounga ha da poco avuto il primo figlio, e non se la sentirebbe di stare lontano dalla famiglia così a lungo in un momento importante. Stesso discorso che vale per Beauden Barrett, che invece diventerà padre per la prima volta nel prossimo mese di ottobre. Anche TJ Perenara è nella stessa situazione di Mo’ounga, dunque anche la sua presenza sembra fortemente in dubbio. Sono posizioni assolutamente condivisibili, e difficilmente contestabili visto che non si sta parlando di una Coppa del Mondo, ma a sensazione questo problema potrebbe anche “ampliarsi” nelle prossime settimane, e bisognerà affrontarlo nel miglior modo possibile. Da vedere anche come verrà affrontata la doppia sfida di Bledisloe Cup a ottobre tra All Blacks e Wallabies, due match che saranno utili anche per preparare il prossimo Rugby Championship.
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