La squadra di Dublino è imbattuta in stagione, arriva ai quarti di finali sull’onda di un altro titolo vinto, ma deve tener d’occhio la rimessa laterale
La Champions Cup è l’obiettivo finale per il Leinster, a caccia di una doppietta coppa-campionato non inedita ma sicuramente rara.
Dopo aver battuto Ulster nella finale di Pro14 dello scorso fine settimana, i blu di Leo Cullen torneranno in campo sabato 19 per sfidare i Saracens nel primo quarto di finale della coppa regina.
I due club arrivano alla partita completamente agli antipodi: se i dubliners hanno portato a casa il titolo del campionato celtico, risparmiando anche le energie di qualche veterano, i londinesi stanno bene o male cincischiando in una Premiership che per loro, già retrocessi d’ufficio, ha decisamente poco da dire.
In più, la squalifica di Owen Farrell ha sicuramente dato un brutto colpo alle speranze di giocarsela contro una squadra che non ha mai perso nella stagione 2019/2020. E’ vero che i rossoneri hanno battuto sonoramente la capolista Exeter nell’ultimo turno del campionato inglese, ma hanno anche subito 3 sconfitte in 4 partite per mano di tutte le squadre della parte alta della classifica.
Leinster parte quindi tassativamente da favorita per la partita di Champions Cup, peraltro riedizione della finale del 2018/2019, quando furono gli inglesi a trionfare a Newcastle.
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C’è però una sostanziale fase di gioco dove i Saracens proveranno senz’altro a mettere alla prova il Leinster: la rimessa laterale.
Nella finale di Pro14 il Leinster non è riuscito ad andare oltre il 75% di palloni vinti, e in generale tante delle loro combinazione non hanno sortito l’effetto desiderato: la vittoria di un possesso di qualità.
Problemi di comunicazione e un lanciatore non (ancora) di livello assoluto come Ronan Kelleher sembrano essere i problemi principali della rimessa laterale della squadra in maglia blu. Un problema che è diventato la priorità settimanale per Cullen e soci, coscienti della minaccia procurata dagli avversari e rappresentata da Maro Itoje e compagni.
“Alcuni dei nostri errori al lancio sono stati colpa nostra – ha raccontato Cullen dopo la finale di sabato scorso – Qualche volta l’alzata è un po’ approssimativa, ma non ci sono responsabilità particolari di un singolo.”
“Contro i Saracens le fonti di gioco saranno determinanti. Non ci sono costate niente nell’occasione, per fortuna, ma comincia ad essere una costante: avevamo avuto già un po’ di problemi nel primo incontro con Munster.”
Nonostante un ruolino di marcia abbagliante, la squadra più forte della stagione è sembrata meno invulnerabile che in altri momenti nella finale contro Ulster. Adesso il livello della sfida si alza brutalmente: il quarto di finale europeo contro i Saracens rappresenta la partita più importante della stagione. Il Leinster ci arriverà in grande spolvero in tutte le sue sfaccettature?
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