Il team di Canberra si impone 28-23 e torna a vincere un titolo dopo 16 anni
Al GIO Stadium di Canberra, dopo 11 settimane di battaglia, tra regular season e playoff, i Brumbies di McKellar – con 13 elementi convocati da Dave Rennie per il raduno Wallabies -, a caccia di un titolo che manca dal 2004, e i Reds di Thorn – con 11 nazionali australiani -, che non vincono dal 2011, si giocano l’attesissima finale del Super Rugby australiano.
L’avvio di gara è contrassegnato dalla foga fuori controllo dei Reds, che concedono troppi calci per indisciplina e sono oltremodo fallosi in touche, con lanci che vengono decriptati reiteratamente dai saltatori avversari. I Brumbies dominano possesso e territorio, vanno avanti 3-0 (4′) con il piazzato di Lolesio generato dal fallo di McReight sul breakdown, e sembrano in pieno controllo del match, ma patiscono in chiusa, dove Tupou lucra un paio di piazzati che consentono al team del Quuensland di rifiatare e risalire il campo e giocare nella metà di campo avversaria, pareggiando i conti al 13′ (3-3), quando O’Connor punisce dalla piazzola un fuorigioco della linea difensiva di Canberra.
I Brumbies, tuttavia, non si scompongono, e sull’azione immediatamente successiva, piazzano il primo strappo del match. Angus Blyth palla al collo e concede una penal’touche in zona rossa agli avversari, che sul primo drive organizzato vengono fermati, in qualche modo, con un fallo professionale. Sul drive susseguente, però, generato dalla seconda penal’touche, il carrettino è incontenibile e Fainga’a timbra l’8-3, prima della trasformazione di Lolesio (10-3, al 19′).
L’inerzia è totalmente dalla parte Brumbies, con i Reds che concedono altri penalty ingenui ed inutili, permettendo ai ragazzi di McKellar di campeggiare stabilmente nella metà di campo rivale ed andare a segno, al 27′, per la seconda meta di serata. Splendido multifase locale, con alternanza di cariche ficcanti degli avanti, vicino al raggruppamento, ed ottime distribuzioni al largo, su entrambi i fronti dell’attacco, infiammato da due buchi a stretto giro di posta di Kuridrani, che porta i Brumbies sui 5 metri, sull’out di destra, nonché dalla magia di Lolesio, che con degli step sontuosi brucia un paio di difensori e regala a Muirhead un offload lussuoso, con l’ovale solo da schiacciare oltre la linea.
Quando i Reds sembrano messi all’angolo, assolutamente inermi, quasi dal nulla – su situazione di gioco rotto – il giovane fuoriclasse Reds Petaia, brucia tre difensori, prima di premiare a sostegno Harry Wilson che vola indisturbato in meta. O’Connor trasforma e riavvicina i suoi (15-10, al 32′), che, purtroppo per lo spettacolo, però, perdono di fatto Petatia, per un problema muscolare, insorto proprio nell’azione della meta, con il trequarti classe ’00 costretto ad uscire all’intervallo. Pausa lunga a cui si arriva sul 15-13, perché, proprio all’ultimo secondo della frazione, Miller concede un piazzato cacciando nel breakdown con le ginocchia a terra. O’Connor è glaciale e riporta, quasi incredibilmente, i suoi meno 2.
L’avvio di ripresa, tuttavia, è tutto di marca Brumbies, che campeggiano per 5′ senza soluzione di continuità nei 22 dei Reds, decisamente meno efficaci in difesa rispetto alle ultime partite del torneo, ed inevitabilmente, al 45′, arriva la terza marcatura pesante della serata per i locali. Muirhaed fa la differenza sull’out di destra, e dopo un paio di cariche in zona rossa, vicino alla bandierina, i brumbies portano il pallone allargo, con un’ottima distribuzione per le mani di Lolesio e Simone, che attivano la gran linea di corsa di Banks, abile a finalizzare, bruciando l’intervento rivedibile di Tupou in extremis. Lolesio trasforma, e, nei 10′ successivi, con i suoi sempre in attacco, e sempre sul piede avanzante, peraltro spesso giocando con il vantaggio e con l’uomo in più per un giallo a Daugunu – pessimo quest’oggi – fino all’ora di gioco, è nuovamente protagonista al piede, prima con il drop del 25-13, poi con il piazzato del 28-13, al 55′, che sembra chiudere i conti della sfida.
I Reds, tuttavia, come accaduto nella frazione di apertura, approfittano di un calo di tensione locale, e si riavvicinano, prima con il piazzato di O’Connor (28-16 al 59′), generato da un difensore Brumbies che non rotolano via, poi si avvicinano ulteriormente con la magia di McDermott, il frizzante mediano di mischia che – in situazione di gioco rotto – attacca in prima persona, bruciando il placcaggio di 3 avversari e assistendo sui 5 metri, di fatto fortunosamente, il timbro di Blyth, che si fionda su un ovale che carambola oltre la linea di meta – senza in avanti -, dopo il passaggio di McDermott. O’Connor trasforma per il 28-23.
I Reds ci credono, dominano possesso e territorio nel finale, ma causa imperizia – soprattutto in touche -, ed alcune scelte discutibili nella gestione dei penalty, con la decisione, su tutte, di non accorciare da posizione favorevole, andando in rimessa laterale e perdendo l’ovale a 5′ dalla fine, devono arrendersi alla legge Brumbies, nel complesso, comunque, superiori e meritevoli del titolo, il primo dal lontano 2004.
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Il tabellino di Brumbies-Reds, Super Rugby AU final
Brumbies: 15 Tom Banks, 14 Andy Muirhead, 13 Tevita Kuridrani, 12 Irae Simone, 11 Tom Wright, 10 Noah Lolesio, 9 Joe Powell, 8 Pete Samu, 7 Will Miller, 6 Lachlan McCaffrey, 5 Cadeyrn Neville, 4 Murray Douglas, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 Folau Fainga’a, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Connal McInerney, 17 James Slipper, 18 Tom Ross, 19 Nick Frost, 20 Rob Valetini, 21 Nic White, 22 Bayley Kuenzle, 23 Solomone Kata
mete: Fainga’a (17′), Muirhead (27′), Banks (45′)
trasformazioni: Lolesio (19′, 46′)
punizioni: Lolesio (4′, 55′)
drop: Lolesio (50′)
Reds: 15 Jock Campbell, 14 Jordan Petaia, 13 Hunter Paisami, 12 Hamish Stewart, 11 Filipo Daugunu, 10 James O’Connor, 9 Tate McDermott, 8 Harry Wilson, 7 Fraser McReight, 6 Liam Wright (c), 5 Lukhan Salakaia-Loto, 4 Angus Blyth, 3 Taniela Tupou, 2 Brandon Paenga-Amosa, 1 JP Smith
A disposizione: 16 Josh Nasser, 17 Harry Hoopert, 18 Ruan Smith, 19 Tuaina Taii Tualima, 20 Angus Scott-Young, 21 Moses Sorovi, 22 Bryce Hegarty, 23 Jack Hardy
mete: Wilson (31′), Blyth (64′)
trasformazioni: O’Connor (32′)
punizioni: O’Connor (13′, 41′, 59′, 65′)
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